TREVISO: mostra sulla scrittura su ceramica di Zanzotto
A Palazzo Giacomelli
La stagione dell’azzurro è l’incipit di una poesia-haiku di Andrea Zanzotto ‘pubblicata’ su una piastrella ceramica nei primi anni Ottanta e testimonianza di un progetto artistico tutto veneto che ha visto coinvolti lo stesso poeta e i fratelli imprenditori Mario e Armando Sutor, titolari della Cottoveneto di Carbonera, insieme ad artisti come Augusto Murer e Tono Zancanaro. In questa stagione Zanzotto realizzò sia piatti che piastrelle serigrafate con brevi testi e disegni, nello spirito di quegli haiku che poi pubblicherà prima negli Usa e poi in Italia.
Confindustria Veneto Est, in collaborazione con l’Associazione Amici di Comisso, presenta a Treviso la mostra, a distanza di quarant’anni, di quest’opera del grande poeta solighese presenti nella raccolta di Mario Sutor, che è anche curatore dell’esposizione, che riceve il patrocinio della Fondazione Andrea Zanzotto e del Comune di Treviso.
Dal 17 maggio a Palazzo Giacomelli a Treviso (piazza Garibaldi 13), questa piccola e raffinata esposizione propone numerosi pezzi autografi in lingua italiana e in dialetto veneto, tra le quali alcune formelle con i suoi haiku, sei delle quali hanno formato un originale libro-oggetto dal titolo “Stagione dell’azzurro”. L’innovativa esperienza artistica fu dal poeta apprezzata e riconosciuta come liberatoria dalla routine quotidiana e una preziosa testimonianza di collaborazione tra impresa e cultura.
Per Zanzotto anche il richiamo alla figura del padre Giovanni, pittore e decoratore. Scriveva il poeta di “essere sempre stato tentato, sotterraneamente, da una certa pulsione artistica di tipo visivo, anche se mai esposta in termini ‘canonici’”. E ancora “Sulla ceramica non ancora cotta incidevo, allora, gruppi di versi attinti variamente e fantasiosamente dai miei libri; e con una sempre rinnovata sorpresa, affiorati di volta in volta alla memoria, li ritrovavo improvvisamente lì, intagliati, graffiati, sbalzati su un materiale corposo e plastico, ben dissimile da quello consueto costituito dalla carta. Potevo, così, sorprendere le mie stesse parole sostanziarsi di una particolare, inedita "autorità" data dallo spessore fisico, materico, dell'incisione: come se ogni piatto, ogni mattonella, costituisse lo spazio scenico di una piccola rappresentazione, da percepirsi con gli occhi e con il tatto e irriducibile alla mera lettura. E la scena di quei singoli "atti", di quei brevi passi di danza, restava quella di un paesaggio materiato di fiori, di erbe, di alberi stilizzati, di figure che si accordavano "ritmicamente" e spazialmente alle parole”.
La mostra rimarrà aperta al pubblico a ingresso libero fino al 28 giugno, con orario dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.
Gli incontri della Biblioteca d’Impresa Confindustria Veneto Est ricevono il sostegno di CentroMarca Banca.
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