Contro la crisi, corso di potatura
Iniziativa della Caritas della Colonna.
Redazione Online
02/12/2014

Non solo aiutare chi vive la povertà, ma dargli i mezzi per uscirne da solo. E in questi tempi in cui l’emergenza è il lavoro, la carità prende la forma di una proposta di formazione professionale. Questo lo spirito del corso di potatura della vite cui partecipano 25 persone assistite dalla Caritas: 15 ore di formazione teorica presso la biblioteca di San Polo, 10 di pratica in vari tipi di vigneti messi a disposizione da viticoltori della zona. Termine il 2 dicembre. «Papa Francesco ci invita ad essere vicini ai poveri, e la Caritas diocesana ci spinge a cercare, assieme alle comunità parrocchiali, sinergie per dare risposte concrete alla povertà – raccontano Gianfranco Fantuzzi e Bruno Tomasella, viticoltori e volontari della Caritas della forania La Colonna, organizzatrice del progetto –. Al centro d’ascolto foraniale di Mareno di Piave quasi tutti vengono a chiedere lavoro, e volevamo provare ad aiutare i poveri a trovare una possibilità di soluzione ai propri problemi. E visto che l’agricoltura, nella nostra zona, sembra essere l’unico settore che ancora offre possibilità di lavoro...».

Il primo passo è stato consegnare alle persone che da Caritas ricevono aiuti alimentari un volantino con la presentazione del corso di potatura, e una domanda: saresti interessato? Per realizzare il proprio progetto, Caritas La Colonna ha trovato la collaborazione della cooperativa di servizi alle aziende agricole Vite 2000 di San Polo, con il coordinatore Mariano Ruffoni. Grazie all’ente di formazione professionale Anapia e con il contributo della Regione Veneto, Vite2000 ha organizzato un corso di potatura della vite per lavoratori di aziende agricole. A loro si sono affiancati, come uditori, i partecipanti arrivati tramite Caritas: sono soprattutto uomini e soprattutto stranieri, ma non solo. Provengono da tutta la forania La Colonna, cioè il territorio tra Susegana e San Polo. Altri quattro li ha inviati la Caritas di Salgareda e Ponte di Piave, nella diocesi di Treviso, con cui collaboriamo.

Ora i 25 partecipano assiduamente al corso e come i loro colleghi hanno la possibilità di esercitare le competenze di potatura su viti in diverse forme di allevamento, grazie alla disponibilità di agricoltori della zona. Al termine i 25 allievi Caritas riceveranno un attestato, un paio di forbici da potatore e una prospettiva di lavoro. «Abbiamo un contatto con un operatore del settore che ha una squadra di potatori, e sarebbe disposto a mettere alla prova queste persone e poi assumerle », spiega infatti Fantuzzi.

Caritas cerca anche altre opportunità di lavoro per le persone che ha accompagnato. Oltre a dare agli allievi un aiuto per l’acquisto delle forbici, Caritas si fa carico delle spese per la sala dove si svolge il corso, che il Comune di San Polo mette a disposizione a tariffa ridotta, nel segno della collaborazione con questo progetto. Non è la prima volta che Caritas San Polo-Vazzola basa sull’agricoltura i suoi progetti di contrasto alla povertà. Da oltre un anno i suoi “orti sociali” sono dati in comodato d’uso a famiglie in difficoltà che li coltivano: un progetto che diverrà presto oggetto di una tesi di laurea di una studentessa di Este. E per il 2015 già si progetta un altro corso “sociale” di giardinaggio.