Il vescovo Pizziolo risponde in merito al sit-in che si terrà il 16 dicembre a Vittorio Veneto contro l’uso dei pesticidi
Comunicato stampa.
Interpellato dagli organi di stampa in merito al sit-in che si terrà sabato a Ceneda, il vescovo Corrado Pizziolo prende atto di questa manifestazione che ha lo scopo di sollecitare l’attenzione della diocesi verso la prevenzione e la tutela della salute e dei fattori ambientali, beni della casa comune che è la nostra terra.
Allo stesso tempo mons. Pizziolo ritiene che questa attenzione è ciò che l’Istituto diocesano per il sostentamento del clero, proprietario dei vigneti e dei noceti in questione, ha a cuore fin dal suo sorgere. L’Istituto infatti ha già avviato da tempo numerose iniziative tendenti a mitigare l’impatto dei trattamenti fitosanitari sull’ambiente. Ha appena ordinato una costosa macchina per le lavorazioni sotto-vigneto che consentirà di eliminare completamente il diserbo chimico. Inoltre non utilizza da tempo prodotti tossici “molto tossici” o con “frasi di rischio” per la salute umana nei vitigni di collina, mentre in pianura usa tecniche di lotta integrata. Per le noci ha utilizzato anche metodi di “confusione sessuale” (feromoni) per inibire il proliferare di insetti nocivi, mentre nelle operazioni di lavaggio usa esclusivamente acqua ed esegue ogni anno sulle noci cinquecento controlli per la ricerca di tracce di prodotti chimici, tutti con esito negativo.
In sintonia con i responsabili dell’Istituto, il vescovo Pizziolo è convinto che in questo modo la diocesi persegua già una politica rispettosa dell’ambiente, nella consapevolezza che l’obiettivo cui mira il biologico possa essere raggiunto solo attraverso passi graduali.
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