10 DICEMBRE: oggi è la Giornata internazionale dei diritti umani
Quest'anno sul tema "dignità, libertà e giustizia per tutti"
Redazione Online
09/12/2022

La Giornata mondiale dei Diritti Umani è celebrata ogni anno, sin dal 1950, quando l’Assemblea generale dell’ONU volle ricordare la data in cui venne adottata la Dichiarazione universale dei Diritti Umani nel 1948. La Dichiarazione è il documento più tradotto al mondo, essendo disponibile in 514 lingue, e ha carattere di testo epocale per i suoi contenuti, in quanto dichiara i diritti inalienabili che tutti possiedono come esseri umani, senza distinzioni di razza, colore, religione, sesso, lingua, origine, nascita o opinioni di alcun genere. 

La Dichiarazione, composta da un preambolo e 30 articoli, fu scritta con la collaborazione di rappresentanti di ogni religione e tradizione legale, venendo globalmente accettata col tempo come un “contratto” tra i governi e i cittadini del mondo. Ogni governo del globo, ha infatti, prima o dopo, formalmente accettato la Dichiarazione, ponendola a fondamento del sistema globale di protezione dei diritti umani e impegnandosi a proteggere, implementare e garantire i diritti umani e la capacità dei propri cittadini di accedervi, senza restrizioni e al sicuro da possibili abusi. 

Il tema della Giornata Mondiale dei Diritti Umani di quest’anno ruota attorno al tema ‘dignità, libertà e giustizia per tutti’ contenuto nel preambolo della Dichiarazione laddove si considera “il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo”.

Questo tema è stato scelto in preparazione al 75° anniversario della Dichiarazione (10 dicembre 2023) considerando che la promessa della dignità e dell’uguaglianza dei diritti che era esplicita nella Dichiarazione, è sotto attacco. Il mondo sta affrontando una crisi climatica, la pandemia di COVID-19, crescenti conflitti, instabilità economica, disinformazione, ingiustizia razziale e battute d’arresto globali sui diritti delle donne. Le persone sono frustrate e hanno perso la fiducia in quella che viene vista come inerzia e irrisolutezza dei governi e delle istituzioni nella protezione dei diritti umani come le stesse Nazioni Unite.

Questo stesso tema era stato indicato nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, che tra i suoi obiettivi si prefigge di creare un mondo “in cui i diritti umani e la dignità umana, lo stato di diritto, la giustizia, l’uguaglianza e la non discriminazione siano universalmente rispettati”. 

Enrico Vendrame