2005-2014: i cattolici aumentano più della popolazione mondiale
Il tasso di crescita in 9 anni è stato del 14% contro il 10% del dato complessivo. In Africa e Asia la maggiore espansione. Stabile il numero dei sacerdoti e dei seminaristi, in declino i religiosi
Nonostante le persecuzioni in molte regioni del mondo e la secolarizzazione in altre, i cattolici sono in aumento e crescono a un ritmo maggiore dell’intera popolazione globale. È quanto emerge dai dati forniti dall’Annuarium Statisticum Ecclesiae 2014, riportati dall’Annuario Pontificio 2016.
Le statistiche dell’Annuarium coprono tutte le 2.998 circoscrizioni ecclesiastiche del pianeta e riportano di una crescita della popolazione cattolica del 14,1% negli ultimi nove anni, a cospetto del 10,8% della popolazione complessiva. La percentuale di cattolici sale dunque al 17,8% rispetto al 17,3% del 2005. Mentre nel 2005 il loro numero, in termini assoluti era di 1.115 milioni, nel 2014 essi sono saliti a 1.272 milioni.
Tale andamento risulta però alquanto eterogeneo da continente a continente. In Europa, ad esempio, si concentra quasi il 23% della popolazione cattolica mondiale ma il suo tasso di crescita è di poco superiore al 2%. Complessivamente in tutta Europa i cattolici sono intorno al 40%, una percentuale pressoché invariata rispetto al 2005.
Mentre in Oceania, i cattolici crescono meno della popolazione complessiva (15,9% contro 18,2%), una situazione inversa si registra in America (11,7% contro 9,6%), in Asia (20% contro 9,6%) ma soprattutto in Africa (41% contro 23,8%).
È ancora l’Africa a detenere il record di crescita dei cattolici rispetto alla popolazione mondiale (13,8% nel 2005, contro 17% nel 2014), mentre l’Europa è decisamente in flessione (dal 25,2% al 22,6%). Una flessione lievissima riguarda il continente americano, che comunque ospita poco meno della metà di tutta la popolazione cattolica globale.
Da parte sua, l’Asia (60% della popolazione globale) ospita l’11% dei cattolici, in moderata crescita rispetto a nove anni fa, mentre è pressoché stabile l’Oceania, dove vive lo 0,8% dei cattolici.
Cresce globalmente dell’8,2% anche il numero dei vescovi, passato da 4.841 a 5.237, in modo particolare in Asia (+14,3%) e Africa (+12,9%), mentre in America (+6,9%), in Europa (+5,4%) e in Oceania (+4,0%) i valori si collocano sotto la media mondiale.
Più debole e tendente alla stabilità la crescita dei sacerdoti (diocesani e religiosi), passati dai 406.411 ai 415.792. Notevole il loro incremento in Africa (+32,6%) e Asia (+27,1%), mentre risultano in declino i numeri dell’Europa (-8%) e dell’Oceania (-1,7%). Questa crescita globale si è comunque ridimensionata negli ultimi tre anni, fino a diventare quasi pari a zero.
Una categoria pastorale in aumento ovunque è quella dei diaconi, passati da 33mila a quasi 45mila (+33,5%). Il loro incremento è significativo in particolare in Europa (da 11mila a quasi 15mila) e in America (da 22mila a quasi 29mila).
In lieve diminuzione, invece, i religiosi non professi sacerdoti (da 54.708 a 54.559), con l’Africa (+10,2%) e l’Asia (+30,1%) in controtendenza. Una dinamica simile riguarda le donne religiose che nei nove anni presi in esame, hanno conosciuto una flessione del 10,2%, con l’Africa (+20%) e l’Asia (+11%) ancora una volta in controtendenza.
La dinamica dei seminaristi è simile a quella dei sacerdoti: l’aumento degli anni 2005-2011 ha subito una battuta d’arresto nel triennio successivo. Nel 2005 il loro numero globale era pari a 114.439, salito a 120.616 nel 2011, poi nuovamente sceso nel 2014, con 116.939 unità.
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