Coldiretti: “Senza origine in etichetta i consumatori sono beffati”

 “Mentre a Treviso Mercati giungono nuovi acquirenti da Germania e Austria per comprare prodotti ortofrutticoli di alta gamma, scopriamo che tir pieni di schifezze vengono spediti nel mercato nazionale con prodotti ortofrutticoli a volte spacciati come made in Italy”. Il paradosso è raccontato dal presidente di Coldiretti Treviso, Walter Feltrin, direttamente dal Brennero dove stamane guidava un centinaio di imprenditori agricoli trevigiani determinati, con i colleghi di altre province e regioni, ad aprire i cassoni dei camion provenienti dall’estero per verificarne il contenuto. Presenti anche amministratori dei comuni della Marca ed i consiglieri regionali Gianpietro Possamai e Nazzareno Gerolimetto: “Cagliate tedesche che diventeranno mozzarelle a Napoli, ma anche pomodori e carote straniere in entrata quando il nostro prodotto non è nemmeno paragonabile – aggiunge il Presidente della Coldiretti trevigiana – Eppure i mercati ortofrutticoli di Treviso vengono visitati da acquirenti austriaci e tedeschi che vengono a rifornirsi di vero ed ottimo prodotto made in Italy”.

Intanto, sempre dal Brennero rimbalzano i dati di un dossier allarmante secondo il quale dall’inizio della crisi sono state chiuse in Italia oltre 172000 stalle e fattorie ad un ritmo di oltre 60 al giorno, con effetti drammatici sull’economia, sulla sicurezza alimentare e sul presidio ambientale: “Occorre fermare chi fa affari sulle spalle degli agricoltori e dei consumatori con le speculazioni sui prodotti favorite dalla mancanza di trasparenza sulla reale origine e sulle caratteristiche degli alimenti – sottolinea con forza il direttore di Coldiretti Treviso, Antonio Maria Ciri – L’appuntamento per gli imprenditori agricoli trevigiani è ora al 15 settembre a Milano dove dal palcoscenico dell’Expo continuerà la mobilitazione di sostegno al made in Italy”.