ECONOMIA: Cgil, lavoro nero virus che non si riesce a debellare
Commento sui controlli dei Carabinieri sul lavoro irregolare nel settore agricolo e manifatturiero
“Quello del lavoro nero è un virus che non riusciamo a debellare, ma i danni causati da questo male, anche questo nascosto, sono pesanti per la salute del nostro sistema produttivo, economico e sociale”. Questo il commento di Mauro Visentin, segretario generale della CGIL di Treviso, alla notizia dei controlli dei Carabinieri sul lavoro irregolare nel settore agricolo e manifatturiero della provincia.
“Evasione fiscale e contributiva conseguente al lavoro nero sono mali tristemente endemici nel nostro territorio – afferma il leader della CGIL di Treviso –, contro le quali le Forze dell’Ordine, e i Sindacati per quel che possono, lottano quotidianamente monitorando il rispetto delle regole e dei contratti. Infatti, la mancata o non piena contrattualizzazione della forza lavoro distrae risorse importanti dalle casse pubbliche, sia in termini di tassazione sia di contribuzione. E poi a farne la spesa siamo tutti”.
“Ma non solo, furbetti e realtà produttive disoneste fanno concorrenza sleale e così provocano distorsione nel mercato a spese delle aziende oneste – aggiunge Mauro Visentin –. Servono antibiotici da cavallo per abbattere questo male: risorse, strumentazione e in particolare personale per condurre le indagini. Ma serve anche un grande senso di responsabilità da parte di tutti e un maggior impegno delle Istituzioni e delle parti datoriali”.
“Dietro a queste aziende oltre all’illegalità si evidenzia anche la mancanza di senso civico – conclude amaramente Visentin –, la mancata applicazione delle norme anti Covid rappresenta un comportamento gravissimo, con possibili ripercussioni sulla salute pubblica, e va punito in modo esemplare”.
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