ECONOMIA: progetto smartworking in Veneto
Linee guida per applicarlo anche nelle piccole e micro imprese
Lo smartworking può rappresentare un nuovo modo di lavorare anche nella piccola impresa o è solo una prerogativa delle grandi e medie dimensioni? A questo interrogativo risponde il progetto, primo e unico in Italia, ideato e sviluppato da Confartigianato Imprese Veneto, Confcommercio Veneto, Cgil Veneto e Cisl Veneto nell’ambito di "Veneto in Azione" promosso dalla Regione Veneto e presentato ieri a Mestre all’Università Ca’ Foscari.
Oltre 600 le imprese venete coinvolte nel progetto, la stragrande maggioranza delle quali (76%) con un numero di dipendenti inferiore a 10.
Il 63% delle imprese coinvolte ha dichiarato di non conoscere lo smartworking ma dopo una prima e sintetica spiegazione si è dichiarata interessata ad approfondire l’opportunità. Tra i motivi di interesse per una possibile sperimentazione spicca la riorganizzazione del lavoro (52,2%), l’aumento della produttività̀ (36,1%) e l’attrazione di nuovi lavoratori (11,6%).
L’analisi svolta ha condotto le parti sociali che hanno partecipato al progetto alla condivisione di un orizzonte interpretativo comune e alla definizione di una guida operativa per lo sviluppo dello smartworking nella piccola e micro impresa con il concorso delle parti sociali (Linee Guida).
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