Il giornale del 19 giugno. Edizione digitale
La chiesa vittoriese in uscita.
Perché la scelta della Evangelii Gaudium come testo di riferimento per l’anno pastorale 2016/2017?
«Abbiamo fatto questa scelta a partire dalla consegna che papa Francesco ci ha lasciato al Convegno di Firenze, nel novembre del 2015. Mi ha colpito anche il suo intervento alla seduta ordinaria dei vescovi lo scorso maggio, quando ha detto: “Mi raccomando: leggete l’Evangelii Gaudium”. Ho capito quanto papa Francesco consideri questo documento come “programmatico” del suo pontificato e desideri che sia oggetto di lettura, di riflessione e di assimilazione. Ho avanzato questa proposta al “coordinamento degli uffici pastorali”, dal momento che non c’è ancora il nuovo consiglio pastorale diocesano. Ho pensato che questo organo – il coordinamento – rappresenti il luogo deputato a riflettere sulle linee della pastorale diocesana. Devo dire che la proposta dell’Evangelii Gaudium è stata accolta unanimemente con ampio consenso. Ho suggerito non solo di approfondire l’Evangelii Gaudium ma di metterla a tema per il nostro cammino del prossimo anno “sinodalmente”, proprio come chiede il Papa. Grazie al contributo degli uffici pastorali sono emerse alcune indicazioni, che ritengo indovinate perché non si tratti soltanto di una lettura materiale dell’esortazione ma individuale e comunitaria insieme. A me pare che fare questo passo, dedicando un anno all’esortazione, costituisca già un primo sforzo per “camminare insieme”: non è semplicemente il vescovo o un gruppo di persone ma tutta la Chiesa diocesana che si sforzerà di camminare insieme, accostando “sinodalmente” questo documento».
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