Il giornale del 6 agosto
Province: ora facciamole funzionare.
Adesso basta: il referendum del 4 dicembre ha ribadito che le Province rimangano e quindi ora vanno messe in condizione di funzionare. Achille Variati, sindaco di Vicenza e presidente della Provincia berica, nella sua veste di presidente dell’Upi, l’Unione Province d’Italia, si è battuto con determinazione con il Governo perché alle Province non venisse tolto quel che spetta loro. Ed ora i risultati stanno venendo: «Dagli ultimi decreti vengono segnali positivi – spiega Variati –. Soprattutto non ci sarà il terzo prelievo forzoso di 650 milioni di euro dalle entrate delle Province, come è stato fatto nel 2015 e 2016, che la stessa Corte dei Conti ha definito “prelievo irragionevole”». Mentre la riforma costituzionale – poi bocciata – preparava il “de profundis” giuridico, con la Delrio negli ultimi anni le Province sono state sottoposte ad una severa cura dimagrante, che magari in taluni casi era opportuna: i dipendenti sono stati pressoché dimezzati, scesi da 43 mila a 23 mila; c’è stato un taglio drastico alle spese, intorno al 40%.
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