La sfida educativa al “Chi ama educa”
Scuola, comunità, relazioni. Primo incontro il 5 maggio.
Nel contesto sociale di oggi, sempre più complesso, dove gli individui tendono a isolarsi, a cercare soluzioni facili e spesso non condivise, la sfida educativa invita invece tutti a mettersi insieme per essere “comunità educante”, per agire secondo un progetto e non in modo episodico. Centrale in questo senso è il ruolo della scuola, che rimane una delle ultime comunità educanti, dove ci sono ragazzi e giovani, genitori e insegnanti, comunità civile ed ecclesiale, e dove si vivono tutti i processi di trasformazione che coinvolgono e, sovente, travolgono la nostra società, le nostre comunità, le nostre famiglie. La scuola infatti vive tutte le emergenze della società di oggi quali l’integrazione, la multiculturalità, la perdita dei valori, le sfide di ogni genere.
A tal proposito così si esprime il Comitato per la sfida educativa della Cei: “La nostra epoca ha messo in moto alcuni processi che rendono problematico il concetto stesso di educazione. È dunque da qui che bisogna partire, se si vuole affrontare seriamente il problema del ruolo educativo della scuola”. Non dobbiamo prendere paura, e nemmeno dobbiamo arrenderci, di fronte alla “fatica dell’educare” ma avere il coraggio e la consapevolezza che questa è una sfida che si può accogliere. Solo così non è una sfida persa in partenza; solo così si possono porre le basi per nuove prospettive per ragazzi e giovani, e, di riflesso, nuovi orizzonti per il futuro della nostra società. Siamo quindi tutti responsabili di fronte a questa sfida. Ognuno deve fare la sua parte.
Su questi temi, l’Azione Cattolica di Vittorio Veneto, in collaborazione con il Servizio diocesano per la Pastorale giovanile, il Servizio diocesano per la Pastorale scolastica e l’Insegnamento della religione cattolica, la Fism di Vittorio Veneto e il gruppo Msac di Vittorio Veneto, ha pensato di sviluppare il percorso “Chi ama educa” di quest’anno. Al cento delle tre serate, la scuola, la comunità e le relazioni, e l’“impegno per una rinnovata cura educativa”.
Nella prima serata, venerdì 5 maggio, alla scuola superiore “Casagrande” di Pieve di Soligo, Giovanni Zen, preside del liceo ginnasio “G. B. Brocchi” di Bassano del Grappa, ci aiuterà a riflettere sul tema della partecipazione.
Lunedì 8 maggio invece, a Mareno di Piave (centro culturale), Flavio Pavanello, direttore del Cfp La Nostra Famiglia, metterà al centro del suo intervento la cura delle relazioni, nodo nevralgico dei temi educativi.
Infine, giovedì 11 maggio a Chiarano (oratorio parrocchiale) Anna Peiretti, caporedattrice de “La Giostra” e formatrice nel progetto “Nati per leggere”, ci aiuterà a riflettere sul tema dell’accoglienza, soprattutto in relazione alle nostre comunità.
Michele Nadal
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