Malattie cardiovascolari prima causa di morte, nell’Ulss 7 un infarto al giorno
Giovedì 12 convegno al Dina Orsi di Conegliano.
Le malattia cardiovascolari rappresentano, anche nell’Ulss 7, la principale causa di morte: ogni anno si registrano oltre 350 ricoveri per infarto, circa uno al giorno, e una trentina di decessi.
Sarà dedicato al sempre attuale tema delle malattie cardiovascolari il convegno “L’infarto miocardico: cos’è, come si manifesta, come viene curato nell’Ulss 7?”, organizzato per giovedì 12 marzo alle 20.30, presso l’Auditorium Dina Orsi, dall’Ulss 7 in collaborazione con il Comune di Conegliano.
Dopo il saluto del sindaco di Conegliano, Floriano Zambon, introdurrà i lavori Gian Antonio Dei Tos, direttore generale dell’Ulss 7, oltre che cardiologo. “L’obiettivo del convegno, che ha carattere informativo e divulgativo, è quello di fare il punto su questo tema di grande interesse, fornendo indicazioni utili sulle moderne terapie e sulle modalità di cura dell’infarto nella nostra Azienda - sottolinea Dei Tos -. Va ricordato, a questo proposito, che il nostro reparto di Cardiologia, proprio grazie al livello di eccellenza raggiunto, è stato inserito tra i Centri Hub regionali, vale a dire tra le strutture di riferimento, per il trattamento dell’infarto miocardico acuto STEMI, quello a più alto rischio, conseguente a un'occlusione acuta di un ramo coronarico, il cui trattamento è rappresentato da una procedura di angioplastica da effettuarsi nel minor tempo possibile per preservare il muscolo cardiaco”.
Nell’ambito del Convegno sono previsti interventi di vari membri dell’équipe dell’Unità Operativa di Cardiologia dell’ospedale di Conegliano, sia cardiologi che infermieri. Interverrà, inoltre, Umberto Pregnolato, che relazionerà sul ruolo del medico di medicina generale nella gestione del paziente dopo l’infarto: a moderare i lavori sarà Giovanni Turiano, responsabile facente funzioni dell’Unità Operativa di Cardiologia.
L’infarto nell’Ulss 7
Gli ultimi dati ufficiali, forniti dall'AGENAS (Agenzia Nazionale Per i Servizi Sanitari Regionali) e relativi all'anno 2013, registrano, complessivamente, 363 ricoveri per infarto miocardico acuto con una mortalità a 30 giorni del 6,29%; gli infarti STEMI sono stati 162, 154 dei quali trattati con angioplastica. Il 70% dei pazienti trattati erano maschi, l’età media 68 anni.
“E’ estremamente importante, quando si ha il sospetto di essere colpiti da infarto, contattare immediatamente il 118 - sottolinea Turiano - perché l’efficacia della terapia, e di conseguenza la possibilità di sopravvivenza, è inversamente proporzionale al tempo che trascorre tra l’insorgenza dei sintomi e il trattamento con angioplastica. Altrettanto importante è che, dopo la terapia della fase acuta in ospedale, il paziente, seguito dal medico di medicina generale, rispetti le prescrizioni dello specialista, sia in merito all’assunzione di farmaci che all’adozione di un corretto stile di vita”.
Il centro Hub
L’Unità operativa di Cardiologia dell’ospedale di Conegliano è, dal 2008, uno dei dodici Centri Veneti di Riferimento per il trattamento dell’infarto. Vi fanno riferimento circa 400.000 persone, residenti, oltre che in tutti i Comuni dell’Ulss 7, anche nel Bellunese. Mediamente vengono effettuate, annualmente, 130-150 angioplastiche in urgenza in pazienti con infarto miocardico STEMI; nel 2014 tale trattamento è stato effettuato in 126 pazienti, 32 dei quali provenienti dalla Provincia di Belluno.
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