Sviluppo sostenibile. Il Veneto migliora le performance
Verso il raggiungimento dell’agenda 2030. Miglioramenti su inclusione, equa distribuzione, riduzione di povertà e disuguaglianze
Un miglioramento generale delle performance mirate alla transizione verso lo sviluppo sostenibile così come previsto con l’Agenda 2030 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Lo registra il Veneto che nel confronto con la situazione nazionale mostra livelli di sostenibilità migliori per 11 goal sui 14 fissati. A riassumere la situazione regionale nell’azione mirata al benessere delle persone, la protezione dell’ambiente e la prosperità dei paesi è l’ultimo numero di Statistiche Flash, il mensile monografico dell’Ufficio Statistica della Regione del Veneto, da domani on line sul sito http://statistica.regione.veneto.it Una serie di grafici, in cui è posto a 100 il valore nazionale del 2010, consentono di valutare - grazie ad un indicatore che consente di misurare la posizione nel tempo nel raggiungimento dell’obiettivo - l’evoluzione della posizione veneta che migliora e si consolida rispetto all’andamento medio italiano (l’Italia è al ventinovesimo posto nella classifica mondiale per la realizzazione dell’Agenda) nonostante il percorso sia ancora impegnativo e lungo e non privo di ambiti critici. Dal 2010 a oggi il Veneto avanza registrando miglioramenti significativi nell’ottica di una maggiore inclusione sociale (da 105,7 a 108,5) e di equa distribuzione, riducendo povertà (da 104,0 a 110,3) e diseguaglianze (da 108,6 a 113,6). Migliora l’accesso e la qualità dei percorsi di istruzione (da 101,0 a 113,3) oltre a riportare una più ampia parità di genere nei vari ambiti della vita sociale (da 102,4 a 112,6). Il mondo imprenditoriale veneto si afferma per una crescita della sua configurazione in chiave sostenibile (da 102,2 a 116,4) e nella garanzia di pari modelli di produzione e di consumo (da 109,4 a 113,9). Un successo al quale non sono estranei investimenti in innovazione e risorse umane meglio qualificate. Un dato che si accompagna a una situazione del mercato del lavoro che si conferma migliore della media nazionale (105,7), non ostante una leggera flessione di due punti che non nasconde la fatica nel tornare ai livelli precedenti alla crisi. Ulteriore affermazione si registra nel ricorso alle energie rinnovabili (da 102,5 a 105,1) mentre alla voce “Salute e benessere”, l’eccellenza della sanità veneta si conferma con indicatore da 103,9 a 104,1.
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