Torna "Curiosando in Archivio"
Dal 28 aprile in Archivio Diocesano, presso il Seminario Vescovile di Vittorio Veneto.
Torna l’appuntamento “Curiosando in Archivio…”: tre serate culturali dedicate alle fonti d’archivio e non solo, con quattro relatori d’eccezione, organizzate dall’Archivio Diocesano di Vittorio Veneto. Ecco il programma.
Venerdì 28 aprile, ore 20:30 - Lucia Carle, Quando le famiglie parlano: come la ricostruzione delle parentele può svelare il modello sociale. I registri anagrafici parrocchiali e gli stati delle Anime, compilati dai parroci a partire dal Concilio di Trento, e talvolta anche prima, costituiscono il punto di partenza per la ricostruzione delle famiglie che sul lungo periodo hanno abitato un territorio. La materia prima su cui storici e antropologi lavorano per identificare e analizzare i modelli sociali. La relatrice, storica e antropologa dell’Università di Firenze e dell’EHESS di Parigi, che ha dal 2016 in corso una ricerca di questo tipo sul territorio corrispondente all’antica Comunità di Serravalle, illustrerà le caratteristiche, le applicazioni e i possibili risultati di questo procedimento.
Giovedì 18 maggio, ore 20:30. Si presentano nella stessa serata due interventi che hanno come comune denominatore lo spoglio di documenti legati all’ambito monastico ma utilizzati, come sentiremo, per finalità completamente diverse.
Nello Della Giustina, Antichi mulini degli ordini conventuali tra Meschio e Soligo. Lo studioso, autore nel 2014 di “Il venerando monastero di Santa Giustina di Serravalle (1170-1806)”, ha ripreso e approfondito alcuni documenti qui pubblicati. Partendo dal catastico delle monache di S. Giustina del 1431 e, stimolato anche da una recente pubblicazione sui mulini della valle del Soligo, sta ricostruendo ora la storia delle “ruote” legate al cenobio serravallese.
Claudia Fiorotto, Registri di nascita: “ponti” che riportano a vita nuova esistenze passate. I documenti d'archivio sono la base per le ricostruzioni storiche, ma offrono anche affascinanti spunti per l'elaborazione di scritti più intimi che raccontano il non detto; trame forti a volte drammatiche che svelano realtà che nemmeno il silenzio della clausura può tacere.
Giovedì 25 maggio, ore 20:30 - Francesco Amendolagine. La villa come strumento musicale: villa Lippomano a San Vendemiano, già Commenda dell'Ordine di Malta e il suo Oratorio.Vengono esposti i risultati delle ricerche storiche e la loro verifica attraverso le testimonianze emerse dal restauro di villa Lippomano a San Vendemiano e del suo Oratorio mettendo in evidenza che il legame tra l'avventura architettonica e l'interesse musicale dei committenti non è testimoniato solo dalla celebre sala ovata ma si può leggere in tutta l'architettura interna ed esterna del monumento. Non solo, tale rapporto musica-architettura è ulteriormente sottolineato dalle decorazioni emerse durante il restauro. La ricerca storica ha coinvolto tutta la storia della presenza dei Cavalieri di Malta a S. Nicolò di Monticella e si è avvalsa anche di documenti conservati presso l'Archivio Diocesano in quanto il vescovo di Ceneda era l'autorità religiosa a cui i Commendatori Lippomano dovevano fare riferimento.
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