Ulss7. Disturbi del comportamento alimentare in aumento tra i giovanissimi e i maschi
Attivo un Ambulatorio dedicato che lo scorso anno ha seguito un’ottantina di pazienti.
Settantatre pazienti seguiti, 25 dei quali affetti da anoressia, 22 da bulimia e 14 da binge-eating disorder, ovvero da disturbi da alimentazione incontrollata non accompagnati da comportamenti volti a evitare l’aumento di peso: questo il bilancio dell’attività svolta nel 2013 dall’Ambulatorio per i disturbi del comportamento alimentare dell’Ulss 7. “La stragrande maggioranza dell’utenza - sottolinea Francesca Titton, psichiatria referente dell’Ambulatorio - è rappresentato da donne, di età compresa tra i 15 e i 25 anni, anche se si registra, anche presso la nostra Ulss, un aumento dell’incidenza dei disturbi alimentari tra gli uomini: i maschi seguiti nel 2013 sono stati 5, gli under 18, invece, una decina”.
Diciannove, tra gli utenti che si sono rivolti all’ambulatorio, sono stati inseriti, dopo i primi colloqui, al Centro “Futuro Insieme” di Susegana per un percorso intensivo o semi-intensivo. In due casi, invece, data la gravità del quadro clinico, le pazienti sono state ricoverate in ospedale.
“L’Ambulatorio accoglie pazienti dai 15 ani in su - spiega Giulia Perini, direttore del Dipartimento di salute mentale -. Per gli under 15, invece, è attivo il Servizio età evolutiva che rappresenta un punto di riferimento per una prima valutazione in quanto nell’infanzia il disturbo alimentare può mascherare altre forme di disturbo psichico e necessitare, pertanto, di interventi da parte dei neuropsichiatri infantili”.
“I disturbi del comportamento alimentare - ricorda Titton - sono disturbi psichici caratterizzati da un’alterazione del comportamento alimentare e da una preoccupazione eccessiva per il peso e le forme corporee. Le principali manifestazioni sintomatologiche sono: l’estrema magrezza, spesso accompagnata da esercizio fisico compulsivo per controllare il peso nell’anoressia nervosa, le abbuffate accompagnate da metodi di compenso quali il vomito autoindotto, l’abuso di lassativi e diuretici nella bulimia e le abbuffate senza successive “compensazioni” nel binge eating. Questi disturbi, oltre a determinare gravi conseguenze nelle relazioni e nella realizzazione dei propri progetti di vita, possono causare danni importanti a livello medico-internistico. Insorgono prevalentemente nell’adolescenza, periodo caratterizzato da importanti cambiamenti che riguardano il corpo e le modalità di relazione con i coetanei e le famiglie. Gli studi epidemiologici disponibili - illustra Titton - indicano che colpiscono più del 5% degli adolescenti dei Paesi Occidentali, dato che trova riscontro nel nostro territorio. L’età più a rischio è quella tra i 15 e 25 anni anche se vi sono esordi più precoci, tra i 10 e i 15 anni. La remissione completa con le migliori terapie disponibili è raggiunta nel 40-50% dei casi, purtroppo il 20% circa dei casi non risponde a nessun tipo di cura tanto che i disturbi alimentari sono la prima causa di morte per malattia delle ragazze tra i 12 e i 25 anni. Questo è dovuto principalmente al fatto che solo una parte delle persone colpite arriva a contatto con i centri specialistici per ricevere un trattamento adeguato”.
L’Ambulatorio per i disturbi del comportamento alimentare dell’Ulss 7 è collegato al Centro Provinciale di Treviso e si avvale della collaborazione dell’équipe multidisciplinare della Comunità Alloggio “Futuro insieme per giovani e adolescenti con disturbi del comportamento alimentare” di Susegana, presso la quale vengono offerti interventi specialistici individualizzati residenziali e semiresidenziali.
All’Ambulatorio si accede muniti di impegnativa del medico di medicina generale, contattando la segreteria del Centro di salute mentale di Conegliano (0438.668371).
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