VENETO: la prima Regione per tamponi

Il Veneto “marca stretto” il coronavirus, lo cerca di più, lo trova di più, lo isola di più. Lo fa di più e meglio di tutti, in Italia. Soprattutto, lo fa meglio della Lombardia, lo fa il doppio meglio. Il coronavirus si combatte proprio così: scovandolo e bloccandolo, cioè isolando le persone positive al tampone, che sono contagiate e contagiose. Dappertutto ne sfuggono, perché molti sono contagiosi e senza sintomi, ma nel Veneto ne sfuggono meno. E proprio per questo Luca Zaia, il presidente del Veneto, intende arrivare a 30 mila tamponi al giorno entro l’estate, l’ha detto ieri. La provincia di Belluno, per di più, nel Veneto è l’area con più persone “tamponate” rispetto alla popolazione residente.

Il 4,20% della popolazione del Veneto è stata sottoposta a tampone, alcuni cittadini più volte. Solo il 2,28% della popolazione della Lombardia è stato sottoposta a tampone. L’Italia, nel suo complesso, ancora meno: il 2,25%. A causa di queste disparità regionali i dati sulla diffusione dell’epidemia sono poco confrontabili tra regione e regione. Ma le aree che il grafico dell’Amico del Popolo mostra nei toni del rosso sono quelle in cui la mappa dell’epidemia è meno limpida, ha più incognite. Lì, nelle aree rosse, il virus ha più facile diffusione perché non si sa bene dov’è. Le percentuali sono ricavate dai dati ufficiali di giovedì 30 aprile, del bollettino del Ministero della Salute e della Protezione Civile.