VENETO: nel 2020 la raccolta differenziata di carta e cartone cala del 3,8%
26° Rapporto Comieco “Raccolta, riciclo e recupero di carta e cartone in Italia”
Secondo il 26° Rapporto annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia diffuso da COMIECO, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, nel 2020 in Veneto sono state raccolte complessivamente 289.234 tonnellate di carta e cartone, il 3,8% in meno rispetto all’anno precedente. Questo risultato è frutto principalmente delle restrizioni dovute alla pandemia, delle nuove abitudini di vita e consumo, dell’assenza di turisti, della chiusura di esercizi commerciali e della ristorazione, che hanno inciso in maniera determinante sulla produzione dei rifiuti e conseguentemente sulla raccolta differenziata. “Anche se con 11.282 tonnellate in meno raccolte rispetto al 2019, il Veneto resta una regione virtuosa in cui la raccolta differenziata costituisce una pratica quotidiana consolidata” – commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. “Dal punto di vista della raccolta pro-capite, ogni veneto ha differenziato in media 58,6 kg di carta e cartone, risultato poco superiore alla media nazionale pari a 57,2 kg/ab“.
Il Veneto è il terzo polo industriale italiano del riciclo: le 9 cartiere presenti utilizzano oltre 500mila tonnellate di carta da riciclo provenienti da raccolte pubbliche, ovvero quasi il 15% del totale di carta e cartone raccolto dai Comuni italiani
Il 2020 è stato un anno segnato da molti eventi importanti che hanno inciso sulla gestione della raccolta: l’emergenza sanitaria insieme alle fluttuazioni del mercato dei maceri hanno visto il ritorno in convenzione di molti comuni. In Veneto Comieco ha gestito 236.985 tonnellate, equivalenti della raccolta differenziata di carta e cartone, trasferendo ai Comuni in convenzione quasi 15 milioni di euro in corrispettivi economici. Numeri in forte aumento: il Consorzio nel 2020 ha gestito ben 52.249 tonnellate in più rispetto all’anno precedente, una crescita pari al 21%.
Analizzando i dati su base provinciale, in termini di raccolta pro-capite, tutte le province registrano una media superiore a quella nazionale fatta eccezione – seppur di poco - per Rovigo, Treviso e Verona. Quest’ultima in particolare è la provincia che ha maggiormente risentito degli effetti del lockdown.
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