TEOLOGIA: un congresso in vista dei 1700 anni del Concilio di Nicea
Organizzato dall'Ati, a Villa Cagnola, dal 28 agosto al 1° settembre
“Pensare il Figlio di Dio 1700 anni dopo Nicea”: è stato questo il tema del ventottesimo Congresso Nazionale dell’Associazione Teologica Italiana che si è tenuto a Gazzada Schianno (Villa Cagnola - Varese) dal 28 agosto al 1° settembre. Prendendo spunto dall’imminente anniversario del Concilio di Nicea (325-2025), il Congresso, anziché immaginare una sua commemorazione o un approfondimento puramente storico-patristico, ha scelto di partire dal suo “gesto fondamentale”: aver inscritto la vicenda di Cristo in un quadro filosofico nuovo, rispetto al suo luogo di origine, per renderne possibile una nuova comprensibilità e significatività. Il Concilio di Nicea ha avuto il coraggio di pensare la divinità del Figlio nel contesto del suo tempo e questo “gesto” impone anche oggi ripensamenti profondi alla teologia.
Attualmente la teologia lamenta la mancanza di un quadro filosofico-metafisico di riferimento che permetta di comprendere la vicenda di Gesù e le stesse affermazioni cristologiche nel mutato contesto culturale. Proprio per affrontare questa lacuna, il Congresso ha voluto individuare e lavorare attorno a tre snodi fondamentali (ontologie relazionali, eternità e tempo, individualità e singolarità), fra i molti evidentemente possibili, che vorrebbero andare al cuore della questione e provare a declinarla nei suoi eventuali sviluppi. Al fondo di questi tre snodi stanno tre tematiche particolarmente sentite nella cultura odierna (la libertà, la storicità e l’identità), mentre all’orizzonte sta la possibilità di narrare Gesù nel contesto contemporaneo.
Lunedì 28, i lavori del Congresso sono stati introdotti dall’intervento del filosofo francese Emmanuel Falque: “Metafisica e teologia. Una Summa per i Gentili”, e dal contributo – più di carattere storico-teologico – della prof.ssa Emanuela Prinzivalli: “Nicea 1700 anni dopo. Verso una nuova inculturazione dell’immagine di Dio”. Nel secondo giorno, la riflessione è ruotata attorno ai temi di “Trinità, cristologia e relazione” grazie alle relazioni di Damiano Migliorini (“Metafisica trinitaria e ontologie relazionali”) e Giulio Maspero (“Le relazioni di Cristo in prospettiva trinitaria”), mentre nel terzo giorno sono stati messi a tema “Eternità (del Verbo) e tempo (della salvezza)” grazie ai contributi di Antonio Bergamo (“Il tempo e la Trinità”) e Leonardo Paris (“La libertà di Gesù e la libertà del Dio trinitario”). Giovedì 31 – il quarto giorno – è stato affrontato il tema “Gesù: individuo singolare”, con la prof.ssa Annalisa Caputo (“Individualità e singolarità: due termini da riconfigurare”) e la prof.ssa Milena Mariani (“Ripensare le parzialità di Gesù”). L’ultimo giorno – venerdì 1° settembre – si è allargato lo sguardo “In un mondo vasto” grazie agli interventi di Gianni Criveller (“Annunciare Gesù Cristo in Asia orientale. Storie di controversie e immagini dalla missione”) e di Rocco Viviano (“Il volto di Gesù Cristo contemplato da Oriente. Prospettive asiatiche”), mentre le conclusioni sono state affidate a Jean Paul Lieggi e Leonardo Paris.
I giorni del Congresso hanno dato la possibilità ai partecipanti (circa un centinaio, tra i quali anche il direttore de L'Azione, don Alessio Magoga) di confrontarsi in alcuni laboratori a tema (su argomenti di carattere teologico, didattico e pastorale) e di visitare la splendida Collegiata di Castiglione Olona. Inoltre, hanno fatto visita ai convegnisti il vescovo di Crema, mons. Daniele Gianotti, e l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini. Contestualmente, è stato anche eletto il nuovo direttivo dell’Associazione teologica italiana.
(Foto: i partecipanti del Congresso in visita a Castiglione Olona)
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