SAN FIOR: un'opera di Pasqual per il 60° degli alpini
Collocata sul monumento ai Caduti
“Un foro profondo rompe l’unità del cerchio simbolo di perfezione e armonia: è il dolore del ricordo di tante vite amate, spezzate, scomparse. Il dolore è una ferita che gronda sangue ma custodisce un cuore che ci aiuta a guardare oltre, verso il futuro.” Queste le parole di Lorena Gava per presentare l’opera dell’artista Alberto Pasqual posta sul monumento ai Caduti di San Fior e inaugurata alcuni giorni fa in occasione delle celebrazioni del 60mo del locale Gruppo Alpini. La benedizione dell’opera, da parte del parroco don Luca Bronzini, è stata preceduta dagli interventi del sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi Jessica Casagrande, del sindaco Giuseppe Maset, dell’assessore regionale al territorio e cultura Cristiano Corazzari, del capogruppo Elio Tonon e del presidente sezionale ANA Conegliano Gino Dorigo.Negli interventi è stato sottolineato l’attaccamento delle Penne Nere alla loro terra e alle loro tradizioni:a San Fior riesce difficile parlare della realtà del paese senza parlare degli Alpini che in questa comunità sono attivi da 60 anni. Scorrendo le pagine della loro storia, infatti, si scopre che questa è anche la storia del paese. Non c’è, infatti, momento di impegno sociale, culturale, solidale, ricreativo che non veda la presenza degli Alpini di San Fior, fedeli al motto “dove c’è un paese lì ci sono gli alpini”. Come sottolineato dall’assessore regionale, il loro impegno per la comunità è stato particolarmente importante in questo periodo di grande difficoltà sanitaria, vicini da sempre al mondo della sofferenza.Il monumento ai caduti (è appena stato restaurato dagli Alpini che hanno voluto così lasciare un segno del loro 60mo) è lì a ricordare, ha sottolineato il sindaco Maset, che anche qui la guerra presentò il conto, un conto salatissimo se è vero che il lungo elenco sembra addirittura esagerato per un paese come San Fior.Quest’opera, realizzata in materiale pesante e nobile come il bronzo, sembra appena appoggiata alla superfice del monumento. È stato donato dalla ditta DIEMMEBI e realizzato in accordo con l’Amministrazione Comunale, che ha voluto così omaggiare gli Alpini in occasione della loro festa, ed è carica di significati. Rientra nei programmi dell’Amministrazione, sensibile alla promozione di testimonianze morali e visive che ricordino la storia della comunità. Racconta che in un mondo dominato dalla frenesia del progresso e segnato da cambiamenti epocali, gli Alpini si fermano ancora per celebrare ed onorare la memoria dei loro veci. Quelli che per dovere andarono a combattere un guerra che non era la loro in una terra che non era la loro e lì rimasero per sempre, e oggi magari riposano senza una tomba e senza un fiore.L’inaugurazione di questo monumento ha voluto essere anche il ricordo emozionante e commovente di Adriano Lot, uno dei fondatori della DIEMMEBI, che se n’è andato un anno fa lasciando un vuoto incolmabile e un segno indelebile.(fonte: pagina facebook del Comune di San Fior)
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