SERNAGLIA: casse di espansione, appello di Legambiente ai sindaci
Chiesta la mobilitazione anche del Quartier del Piave
La conferenza "La Piave: dalla prevenzione del rischio alluvioni alla tutela dell’ecosistema" si è svolta con grande partecipazione di pubblico lo scorso giovedì 16 dicembre 2021 a Sernaglia. La relazione è stata tenuta dall’ingegnere idraulico Antonio Rusconi, già segretario generale dell’Autorità di Bacino dell’Alto Adriatico e relatore del Piano Stralcio per la Sicurezza Idraulica del fiume Piave che ha accolto l’invito delle associazioni Legambiente Sernaglia, Da Ponte a Ponte e Comitato No diga di Falzè. La serata è stata dedicata a Michele De Vecchi, giovane consigliere comunale di Sernaglia e studente di tutela del paesaggio, recentemente scomparso. Il professor Rusconi ha presentato in modo esaustivo il complesso di norme che regolamentano gli interventi nei fiumi dal livello europeo a quello locale. Rispetto al fiume Piave ha elencato le grandi criticità: generale artificializzazione di tutto il bacino, nuove derivazioni idroelettriche, eccessivi prelievi di ghiaia in assenza di un piano regionale, ecologia fluviale compromessa dai prelievi di acqua per l’irrigazione e la produzione idroelettrica. Purtroppo gli interventi nella gestione delle acque e del rischio alluvioni non sono stati finora conseguenza di pianificazioni ponderate ma esito di norme di risposta ad emergenze. Ne sono conseguite procedure di infrazione da parte europea che devono pagare i cittadini veneti. L’attenzione del pubblico è stata massima quando il relatore ha parlato del pericolo di alluvioni. Non è mai stato realizzato un rilievo preciso sulla sezione del fiume a valle di Ponte di Piave per calcolare la reale portata idrica laddove c’è maggior criticità. Mancano quindi dati fondamentali per quantificare il rischio.
La regione Veneto ha concentrato la programmazione degli interventi sul fiume Piave nell’unico sito delle Grave di Ciano e non ha previsto finanziamenti per lo studio di altre opere che permetterebbero sia di migliorare l’efficacia idraulica sia di limitare l’impatto ambientale. Lo studio di fattibilità delle casse di espansione di Ciano, presentato all’opinione pubblica come possibile progetto, non è compatibile con le direttive europee Acque e Alluvioni che richiedono il rispetto dell’evoluzione morfologica del fiume con i suoi ambiti ecologici ed il coinvolgimento della popolazione locale. Quindi il professor Rusconi ha affermato di comprendere l’allarme lanciato dalla sindaca di Crocetta che teme di vedere distrutto un terzo del territorio del suo comune. Le associazioni Legambiente Sernaglia, Da Ponte a Ponte e Comitato No diga di Falzè ringraziano gli amministratori locali che hanno partecipato alla conferenza e rinnovano il loro sostegno alla sindaca Marianella Tormena nonché ai due comitati per la Tutela delle Grave di Ciano e del Nostro Piave. Ritengono doveroso che i vari sindaci del Quartier del Piave, come hanno già fatto quelli dell’area del Montello, si uniscano per respingere quanto prospettato finora a Ciano ed esigano più soluzioni, integrate con interventi lungo tutto il corso del fiume, da valutare per l’efficacia tecnica e per la sostenibilità ambientale.
(fonte: comunicato stampa di Associazione da Ponte a Ponte, Legambiente circolo di Sernaglia, Comitato contro la diga di Falzè)
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