SOLIGO: al Bon Bozzolla il progetto visori elettronici
La realtà virtuale per scoprire nuove dimensioni
Pensare al benessere e alla salute della persona guardando all’innovazione dei percorsi di assistenza e cura grazie all’utilizzo delle più recenti tecnologie, anche quelle che nate dallo sviluppo dei video games. Questo l’approccio dell’Istituto Bon Bozzolla che viene confermato attraverso il progetto di rete “Delicata-mente”, che coinvolgerà progressivamente 30 ospiti della struttura di Farra di Soligo grazie alla dotazione di visori elettronici computerizzati tridimensionali. Apparecchi attraverso cui immergersi nella realtà virtuale per scoprire nuove dimensioni di serenità e luoghi lontani e inesplorati, “viaggiando” dalle grandi capitali del mondo ai paradisi naturali fino ai musei, seduti comodamente in poltrona, per vivere sensazioni ed emozioni positive. Esperienze a forte impatto percettivo, precedentemente testate da professionisti della riabilitazione, psicologi ed educatori, e ideate per stimolare la memoria, i sensi della vista e dell’udito.
Il progetto, all’avanguardia in Italia, è patrocinato da Uneba - Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale, Sinepsip - Società Italiana di Neuropsicopatologia e da GIRN - Gruppo Interprofessionale di Riabilitazione in Neuropsicologi e Banca Prealpi SanBiagio Credito Cooperativo. Condotta secondo le direttive del MIUR e del Ministero della Salute in collaborazione con l’Università di Padova, l’iniziativa poggia sulle precedenti esperienze messe in atto con successo in Australia, Giappone, Stati Uniti e Regno Unito e rappresenta un primo passo verso una futura applicazione di questa tecnologia nel trattamento dei disturbi cognitivi, del comportamento e dell’umore per combattere gli stati d’ansia e l’aggressività, riducendo così l’uso dei farmaci.
In provincia di Treviso, oltre all’Istituto Bon Bozzolla, aderiscono alla sperimentazione coordinata dal dott. Alec Vestri, la Casa di Riposo Villa Bianca di Tarzo e Casa Tomitano Boccassini di Motta di Livenza (ente capofila), per un totale di 120 ospiti coinvolti.
“Parliamo di visori tridimensionali, di apparecchi elettronici nati dallo sviluppo della tecnologia dei games e oggi inseriti nel panorama della ricerca – spiega il direttore dell’Istituto Bon Bozzolla, Eddi Frezza –. La tecnologia, infatti, può esserci d’aiuto nel compito di assistenza e cura, dando modo di agire sui fragili sensi dei nostri ospiti e proiettarli in una dimensione di serenità. Possiamo offrire loro la possibilità di viaggiare in luoghi mai visti, di attivare memorie e di immergersi in dimensioni immaginifiche di pace. Una sperimentazione in completa sicurezza, un’attività in più per stimolare l’equilibrio psicofisico e uno studio di eccezionale valore per migliorare il benessere della persona”.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento