MIGRANTI: in dieci anni 33 mila morti nel mar Mediterraneo
Domenica 5 è la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato
Redazione Online
03/10/2025

Domenica 5 ottobre si celebra la 111ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. “Migranti, missionari di speranza” è il tema scelto da papa Leone. Scrive il Papa: “Il contesto mondiale attuale è tristemente segnato da guerre, violenze, ingiustizie e fenomeni meteorologici estremi, che obbligano milioni di persone a lasciare la loro terra d’origine per cercare rifugio altrove. La prospettiva di una rinnovata corsa agli armamenti e lo sviluppo di nuove armi, incluse quelle nucleari, la scarsa considerazione degli effetti nefasti della crisi climatica in corso e le profonde disuguaglianze economiche rendono sempre più impegnative le sfide del presente e del futuro”.

 Il 3 ottobrein occasione della Giornata della memoria e dell’accoglienza, istituita per ricordare il naufragio al largo di Lampedusa del 2013 che costò la vita ad almeno 368 migranti, Fondazione Ismu fa presente che quest’anno, al 24 settembre 2025, data dell’ultimo incidente registrato, secondo i dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom) sono 1.293 i migranti che hanno perso la vita o risultano dispersi nel Mediterraneo. Se si considera anche la rotta Atlantica che dall’Africa Occidentale porta alle isole Canarie spagnole (percorso migratorio intrapreso dai migranti in maniera sempre più consistente negli ultimi anni) dall’inizio dell’anno sono 1.646 i migranti morti o dispersi nel tentativo di raggiungere l’Europa mediterranea. In dieci anni e fino allo scorso 24 settembre 2025, il numero di morti e dispersi nelle rotte migratorie del Mediterraneo sfiora ormai le 33mila unità, e da allora ben sei naufragi hanno causato un numero di vittime stimato superiore a quello del 3 ottobre 2013. Il 78% di queste tragedie si è verificata nel Mediterraneo Centrale, soprattutto con partenza dalla Libia verso l’Italia.