
“La vita in pienezza, sull’esempio del Beato Toniolo, per essere dono al prossimo e pellegrini di speranza nella società del nostro tempo”. È questo il titolo del concorso 2025, sempre legato alla figura dell’insigne economista e sociologo cattolico (1845 - 1918), di cui si ricorda quest’anno il 180mo della nascita, salito agli onori degli altari nel 2012, le cui spoglie mortali sono custodite nel Duomo di Pieve di Soligo.
Promotore e organizzatore del Premio 2024 è l’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, coadiuvato dalla Diocesi di Vittorio Veneto, dalla Pastorale sociale e del lavoro, dall’Azione Cattolica diocesana e dalla Parrocchia di Pieve di Soligo, con il contributo della Città di Pieve di Soligo, il patrocinio della Provincia di Treviso e la collaborazione della rete Vite Illustri Pieve di Soligo (VIP), media partner il settimanale diocesano L’Azione, La Tenda Tv e il quotidiano online Qdpnews.it.
“In questo nostro tempo, in cui spesso è l’”io” a diventare Dio, in cui si adora il vitello d’oro del proprio egoismo e della propria autoreferenzialità, in un “bullismo sociale” che crea falsi miti - si legge nella nota di presentazione del Premio 2025 - Toniolo ci ricorda la perla preziosa, il tesoro del campo, tutto ciò che è l’essenziale, da cui tutto il resto prende significato”. Il cuore pulsante della sua spiritualità è l’idea di “Cristo senso della storia”: tutta la sua esperienza di vita, di ricerca scientifica, di impegno apostolico e di riforma sociale va letta in questo lavoro continuo di sintesi, per poter far incontrare il cristianesimo con la cultura e la società. Un’esistenza salda, radicata nel Vangelo, per un uomo di speranza proiettato al futuro, che continua a parlare al nostro tempo con il suo “voglio farmi santo”, la sua determinazione a coltivare le virtù e a essere sposo, padre ed educatore esemplare.
La visione ampia del beato Toniolo, dunque, non può essere compresa nella novità della sua azione in campo economico e sociale se non dentro la dinamica della fede, di un’anima che invoca costantemente l’aiuto di Dio. Perché - come egli scriveva nel suo saggio “Indirizzi e concetti sociali all’esordire del secolo XX” (1900) - “Noi credenti sentiamo nel fondo dell’anima che chi definitivamente recherà a salvamento la società presente non sarà un diplomatico, un dotto, un eroe, bensì un santo, anzi una società di santi”. Sono appunti per il nostro tempo, nel quale occorre agire dentro la prospettiva di un nuovo umanesimo cristiano da promuovere e diffondere, per far ritrovare il senso della vita e il valore autentico della felicità, far comprendere il mistero della morte nella logica della Resurrezione, far gustare la gioia del dono, della fraternità e della pace. Un nuovo umanesimo, appunto.
Ecco dunque il tema della decima edizione del Premio Giuseppe Toniolo, concorso che nel suo livello nazionale “Pensiero”, a partire dal 2016, ha tributato riconoscimenti negli anni a personalità come l’arcivescovo Domenico Sorrentino, l’imprenditore Leonardo Del Vecchio, l’economista Stefano Zamagni, il giornalista Antonio Polito, le case editrici Ave e Vita e Pensiero, lo studioso Alberto Guasco, l’intellettuale francese Jean de Saint-Cheron e, da ultimo, il presidente della Fondazione per la Natalità e coordinatore di Immischiati, Gianluigi De Palo. A loro si affiancano le varie realtà culturali e sociali e i nomi di studenti e laureati del territorio regionale veneto e diocesano di Vittorio Veneto, per le sezioni “Azione & Testimoni” e “Giovani”, che sono stati insigniti del prestigioso riconoscimento, sempre più importante e riconosciuto in una sua dimensione nazionale.
La sezione “Pensiero” premia i lavori, le iniziative e gli esempi concreti di carattere scientifico, divulgativo o culturale che costituiscono un contributo significativo alla diffusione dell’attualità del pensiero del Beato Toniolo in riferimento al tema annuale.
La sezione “Azione & Testimoni” premia persone, associazioni ed espressioni sociali che si siano distinte per esemplarità e concretezza nell’impegno di promozione del valore della cultura cristiana come realtà fondamentale e costruttiva della vita buona della comunità.
La sezione “Giovani” riconosce l’attività svolta da giovanissimi e giovani, dai 15 ai 25 anni, che risiedono, studiano, lavorano o sono impegnati a livello ecclesiale e civile nel territorio della diocesi di Vittorio Veneto, e che siano ritenuti meritevoli per il loro originale apporto alla realtà del tema annuale, singolarmente o in gruppo.
La data del 31 luglio è il termine ultimo per la presentazione delle candidature per la selezione della decima edizione del Premio Giuseppe Toniolo, che avrà la cerimonia finale martedì 7 ottobre, alle 20.45, nell’auditorium comunale Battistella Moccia di Pieve di Soligo.
Si possono assumere informazioni alla pagina Facebook dell’Istituto Beato Toniolo, all’indirizzo mail [email protected]. e sul sito web www.beatotoniolo.it che l’Istituto Beato Toniolo ha completamente rinnovato con un generale restyling e presentato ufficialmente online, con generale apprezzamento, il 7 marzo scorso, proprio in coincidenza con il 180esimo anniversario della nascita dell’insigne professore trevigiano.