ECONOMIA: Agenda 2030, a che punto siamo a Treviso e Belluno
Una ricerca della Camera di Commercio Treviso Belluno Dolomiti
Redazione Online
27/03/2025

Presso la Camera di Commercio di Treviso – Belluno|Dolomiti, si è svolto il convegno “I territori di Treviso e Belluno e l’Agenda 2030. A che punto siamo?”, un momento di confronto sullo stato di avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile nelle due province, durante il quale sono stati presentati una panoramica dettagliata sull’attuazione dell’Agenda 2030 nei territori di Treviso e Belluno e i risultati dei focus group tematici dedicati a energia sostenibile e istruzione, settori chiave per lo sviluppo locale.

Nel corso del convegno è stata presentata la ricerca dell’Osservatorio Economico e Sociale, realizzata con il contributo scientifico di AsVeSS – Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile, dal titolo “Misurare per conoscere e per promuovere un sistema territoriale sostenibile”.

Si tratta di un primo lavoro di misurazione per comprendere come i territori delle province di Treviso e Belluno si posizionano rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 evidenziandone gli avanzamenti, ma anche i ritardi e le difficoltà nella loro attuazione avendo attenzione a non lasciare indietro nessuno.

L’analisi, su scala provinciale, presenta una fotografia chiara e dettagliata basata su 44 indicatori sintetici attinti da numerose fonti pubbliche che consentono di misurare per ogni obiettivo il posizionamento di Treviso e Belluno in rapporto alla media nazionale negli anni 2021 o 2022 indicata con il valore 100.

Fra i punti di forza, dove i territori delle provincie di Treviso e Belluno presentano una media migliore di quella nazionale, figurano il lavoro dignitoso (TV 120,4, BL 125,1), con l’incrocio di più indicatori sul mercato del lavoro - tasso di occupazione, presenza di giovani tra i 15 ed i 29 anni che non studiano e non lavorano, retribuzione media – e l’economia circolare (TV 124,3, BL 110,8) che registra la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e la quantità di rifiuti urbani prodotti pro capite (kg per ab.). Questi dati riflettono l'attrattività del territorio in termini di opportunità lavorative e la buona nella gestione dei rifiuti. Indicatori sopra la media nazionale per entrambe le province anche per quanto riguarda la riduzione delle disuguaglianze (TV109,8, BL 106,7).

L’obiettivo salute e il benessere registra un valore positivo a Treviso (105,4) mentre il dato bellunese è in linea con la media nazionale. A Belluno invece l’indicatore relativo al consumo di suolo registra un valore molto sopra la media (126,9) in ragione delle caratteristiche montuose del territorio e una più ridotta popolazione, valore che è invece molto negativo per la provincia di Treviso (72,4).

Fra i punti di debolezza, in cui si registra un dato inferiore alla media nazionale, i due territori hanno in comune, seppur con valori diversi, obiettivi quali: l’istruzione di qualità (TV 79, BL 90,8), calcolato dalla sintesi tra gli indicatori sulla partecipazione alla formazione continua, la % di laureati e altri titoli terziari e di bambini di 0-2 anni che usufruiscono di servizi per l'infanzia e dalla presenza di biblioteche; la gestione sostenibile dell’acqua, le città sostenibili (TV 89, BL 93,5) se a Belluno in negativo pesa l’indicatore posti-km offerti dal trasporto pubblico locale (Tpl), a Treviso il problema è legato ai livelli di sforamenti del Pm10 che restano molto preoccupanti. Anche l’obiettivo industria, innovazione e infrastrutture risulta essere per entrambi i territori sotto la media nazionale (TV 91,9, BL 78,5).