
Occhi puntati ovviamente sulla gara più lunga (partenza da Segusino e arrivo a Revine Lago, dopo aver percorso sentieri, mulattiere e carrarecce a cavallo tra le province di Treviso e Belluno con partenza da Segusino e arrivo a Revine Lago), vinta da Manuel Bonardi, della Topo Athletic Italia con il tempo di 8 ore 52 minuti 11 secondi. Dietro a lui, staccato di 4 minuti 49 secondi il vicentino Alessandro Affolati, terzo Geronazzo arrivato al traguardo dopo 18 minuti 34 secondi. Il comasco Bonardi, nato ciclista per poi diventare triatleta e podista, è uno straordinario atleta che si misura in ogni ambito. Nel 2023 è stato selezionato dalla Nazionale italiana per partecipare ai Mondiali di Long Trail ad Innsbruck.
Applausi a scena aperta per l’atleta di casa Geronazzo, re della competizione con numerose vittorie alle spalle, che ancora una volta ha dimostrato di che tempra è fatto: "Non sento gli anni che ho. Lo faccio per il grande attaccamento alla mia terra. Non mollare mai è stato il mio motto anche oggi, perchè dove non arrivo più con le gambe arrivo con la testa. Poi qui, sono a casa, e ho un motivo in più per spingere fino all’ultimo. Sono davvero felice di aver corso questa gara, davvero speciale per la bellezza dei luoghi. Voglio congratularmi con gli organizzatori: mai vista così tanta partecipazione”.
La gara degli 80 femminile si è conclusa con la vittoria di Valentina Michielli, Team Vibram, con il tempo di 11 ore 5 minuti 43 secondi. L’ampezzana ha bissato il successo ottenuto lo scorso anno sulla GR70. Seconda Giorgia Nichetti, giunta al traguardo con il tempo di 11 ore 40 minuti 20 secondi. Al terzo posto la svizzera Deborah Kistler, Trail-Maniacs, arrivata al traguardo dopo 11 ore 45 minuti e 45 secondi di corsa.
A vincere la GR60 uomini è stato il runner bellunese Daniele Roccon della Scuola di maratona di Vittorio Veneto, giunto al traguardo di Revine Lago in 6 ore 34 minuti 30 secondi. Ha preceduto di 1 minuto 30 secondi Alessio Zambon, KM Sport, giunto secondo e Danilo Peruch, arrivato terzo con un ritardo di 2 minuti e 33.
Sul fronte femminile a vincere la GR60, l’ultraberica Alessandra Boifava con il tempo di 7 ore 24 minuti 42 secondi. Al secondo posto Giulia Jedejcic, della Due Rocche Asd e al terzo posto Milena Pasin, del Team Aldo Moro Paluzza Nortec.
La gara sui 40 chilometri è stata la vera novità della 13^ edizione del Gran Raid delle Prealpi Trevigiane, corso per la prima volta di sabato. “Dobbiamo dire – commenta il presidente Perin – che le due novità di quest’anno sono piaciute, visto il record di iscrizioni. La distanza dei 40 ha raccolto visto in gara ben 220 partecipanti, segno che la nostra scelta è stata azzeccata”.
Michele Meridio, atleta di Dueville, ha conquistato il primo gradino del podio, segnando il tempo di 3 ore 50 minuti e 47 secondi. Dietro a lui Lorenzo Ciuti, Team Aldo Modo Nortes, staccato di quasi 16 minuti; al terzo posto Jorges Ezequiel Torres Montero, della Scuola di maratona di Vittorio Veneto, arrivato al traguardo dopo circa 35 minuti dal vincitore. La classifica della GR40 femminile ha visto vincitrice Alessia Menel, G.S. Podistica Canalet, con il tempo di 5 ore 16 minuti 11 secondi; al secondo posto Arianna Mariani, Runners Bergamo, e al terzo Greta Dal Magro, Gp Livenza.
Molto combattuta anche la gara sulla distanza più breve, i 20 km. Al primo posto tra gli uomini, Gabriele Del Longo, La Recastello Radici Group, con il tempo di 1 ora e 38 minuti. Il bellunese, di Calalzo di Cadore, ha preceduto di 2 minuti 42 secondi Manuel Togni, dell’Atletica Valle Brembana e di 6 minuti 35 secondi Luca Fabris.
A vincere la GR20 femminile è stata Beatrice Bianchi de La Recastello Radici Group -Topo Athletic, con il tempo di 2 ore 4 minuti 19 secondi. Dietro di lei, staccata di 16 minuti 19 secondi, Lara De Simoi (club 32026); terza Cecilia De Filippo, della S.C. Dolomiti Ski Alp.
Presenti sul podio, durante le premiazioni, anche gli ospiti del Piccolo Rifugio, la fondazione di Vittorio Veneto impegnata nell’accoglienza delle persone con disabilità. Ogni anno chi si iscrive al Gran Raid può scegliere di abbinare al suo pettorale il nome di uno degli ospiti che, così, si sentono partecipi dell’evento. L’iniziativa “Io corro con te” è, come ha spiegato Guido Perin “il valore aggiunto della nostra corsa. Anche oggi al traguardo gli atleti e gli ospiti del Piccolo Rifugio presenti si sono scambiati medaglie e abbracci”.