
L’Associazione Vittorio Veneto Ebraica, in collaborazione con il Comune di Vittorio Veneto, organizza una cerimonia commemorativa per la posa di due Pietre d’Inciampo in ricordo dei fratelli Ettore ed Elvira Graziani, vittime della Shoah. L’evento avrà luogo mercoledì il 16 aprile alle 11 in via Daniele Manin.
Le Pietre d’Inciampo vengono tradizionalmente collocate davanti all’ultimo indirizzo di residenza delle vittime della persecuzione nazifascista.
Nel caso di Ettore ed Elvira Graziani, le Pietre d’Inciampo saranno posizionate di fronte al civico 94 di via Daniele Manin, perché non si conosce la loro ultima dimora. Questo luogo, però, non è casuale: si trova all’interno di quella che un tempo era l’area del Ghetto ebraico di Ceneda, un quartiere che per secoli ha ospitato la comunità ebraica di Vittorio Veneto.
Ettore ed Elvira erano figli di Abramo Graziani e Zeffira Levi.
Ettore, nato a Vittorio Veneto il 20 ottobre 1876, venne arrestato e morì in stato di detenzione a Bolzano il 16 aprile 1945, pochi giorni prima della Liberazione.
Elvira, nata il 31 marzo 1880, venne arrestata a Verona, imprigionata a Fossoli e poi deportata, nel giugno 1944, nel campo di sterminio di Auschwitz, e non sopravvisse alla Shoah .Elvira
La cerimonia vedrà la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni locali e delle scuole secondarie di secondo grado di Vittorio Veneto, coinvolte nel processo di memoria e riflessione storica.
Cosa sono le pietre d'inciampo. Il progetto Stolpersteine, avviato nel 1992 da Gunter Demnig, è oggi la più grande iniziativa diffusa di memoria della Shoah, con oltre 75 mila pietre installate in tutta Europa.
Ogni pietra rappresenta una persona deportata nei campi nazisti: ebrei, oppositori politici, rom, sinti, omosessuali e persone con disabilità. L’obiettivo è mantenere viva la memoria storica attraverso un gesto semplice, ma potente: “inciampare” simbolicamente, nel senso di fermarsi per riflettere, nella storia di chi non è più tornato.
L’iniziativa dell’Associazione Vittorio Veneto Ebraica offre alla comunità locale un’opportunità di riflessione e conoscenza della storia stessa di Vittorio Veneto, dove, dal 1500 fin dopo il 1900, si insediò una ricca comunità ebraica.