SAN PIETRO DI FELETTO: l'artigliere Angelo Peressini compie 108 anni!
Il più longevo del Veneto
Redazione Online
02/07/2025
Angelo Peressini con la sua assistente Angela sul terrazzo di casa a Rua dove ama fare un po' di movimento e spesso canta allegramente.

Sta bene. La stretta di mano sincera e calorosa. Le pelle liscia e rosea del volto che sprizza salute. Certo: dopo le cavalcate in bicicletta su e giù per i colli, le gambe non sono più quelle di una volta. Dall’alto dei suoi 108 anni, che compie oggi 2 luglio, Angelo Peressini di San Pietro di Feletto guarda alla vita con sereno senso di distacco. Con filosofia - si direbbe - e lucida consapevolezza. “Ho avuto tanto dalla mia esistenza. Ho superato la miseria, la sofferenza, la guerra. Ora mi resta solo da attendere una buona morte”. Scuote la testa quando qualcuno gli fa gli auguri dandogli appuntamento all’anno venturo. “Credo che non potrò durare tanto”. Ma la sua assistente ucraina, Angela anche lei, assicura che da anni continua a ripeterlo. E non è una forma di scongiuro. Sempre bendisposto, è consapevole della pienezza dell’età raggiunta che lo colloca al vertice delle persone longeve in Veneto. Il più vecchio artigliere da montagna d’Italia. E questo primato ci tiene a sottolinearlo. Ecco perchè davanti alla sua abitazione a Rua vuole che sventoli sempre il tricolore.

Anno dopo anno, con gli articoli sui festeggiamenti per il compleanno, le congratulazioni delle autorità - il sindaco Botteon e il presidente Zaia in testa - e con le interviste in tv, di Angelo Peressini si è detto tutto. Delle origini friulane; dei sette anni di gioventù persi in guerra con cartolina-precetto non ancora ventenne; del lavoro da “lucer”, l’uomo che garantiva i collegamenti elettrici tra San Pietro di Feletto e Refrontolo nei decenni dell’umiltà e accorreva ad ogni guasto di giorno e di notte.

Non c’è un segreto della longevità. Piuttosto una ricetta in cui entrano diversi ingredienti, i cromosomi in testa. A quel che raccomandano i medici, dalla moderazione in tutto all’esercizio fisico, il nostro Angelo aggiunge una buona dose di mitezza, di pazienza e di determinazione, così da superare le prove della vita senza segni profondi. Per capirci con concretezza, Peressini racconta la storia di come ha trovato la sua sposa, Maria, a metà del secolo scorso. “Fui assegnato dalla società elettrica a una delle zone più povere della Marca trevigiana. Mi trasferii nella casa in concessione. Vivevo solo e avevo tanto da lavorare. Dovevo trovare una moglie e in fretta. Qualche sera andai a ballare a San Daniele del Friuli, la mia terra di origine. Vidi Maria. Parlando mi sembrava la ragazza giusta. Dopo il terzo incontro, mi presentai a suo padre, nella casa in campagna, e gli dissi che volevo portare a casa Maria e avevo bisogno di farlo in fretta. Quello che sarebbe diventato mio suocero dapprima era titubante. Dovrò vendere una vacca, mi disse scuotendo il capo. Ma se il problema è quello della dote, gli risposi, non deve preoccuparsi. Maria viene a casa mia così com’è. Tanto è bastato per ottenere subito il consenso”.

Barty Stefan