SANTA LUCIA DI PIAVE: spettacolo “Non è la storia di un eroe”
Di e con Mauro Pescio
Redazione Online
12/03/2025

Lo spazio teatrale è, per antonomasia, la spazio della rivoluzione, adatto quindi a dare voce alla rivoluzione personale di Lorenzo S. e alla sua storia difficile, dura, ma anche piena di speranza. La rassegna “Tracce…di confine”, ideata dal Gruppo Cultura della parrocchia di Santa Lucia di Piave, alla seconda edizione, ospita Mauro Pescio che porta in scena il podcast “Io ero il milanese”, l’incredibile e sorprendente vita criminale di Lorenzo S. che di confini ne ha attraversati molti. “Non è la storia di un eroe” è il racconto di un uomo che nella vita ha fatto tante scelte sbagliate, che ha toccato il fondo, ma che da quel fondo si è rialzato. È la storia di come non debba mai venire meno la speranza, la fiducia e soprattutto di come si debba sempre offrire un’altra possibilità. Una storia vera, di crimini, di fallimenti, di giustizia riparativa. Lorenzo S. è entrato in carcere la prima volta a pochi mesi, per trovare suo padre. Dopo una vita di scorribande e rapine, nel luglio del 2017 esce dal carcere come un uomo nuovo di 40 anni, trasformato in una risorsa per la società. L’appuntamento è sabato 15 marzo alle 20:30 al teatro oratorio Fra’ Claudio di Santa Lucia di Piave. Ingresso libero e gratuito.

Tracce è una rassegna, ideata dal gruppo Kalos Cultura emanazione del consiglio pastorale parrocchiale, che vuole essere un modo per offrire al territorio occasioni di bellezza, che nutrano mente e cuore per immaginare e fare un mondo migliore. Il titolo scelto fa riferimento alle tracce di bellezza che ci sono nella realtà attorno a noi, da imparare e seguire, ma anche tracce di bellezza che noi possiamo lasciare nel nostro cammino, nella nostra vita. Queste tracce conducono a rendere la vita e la società più bella. La rassegna vuole diventare un appuntamento fisso, che ogni anno proporrà un tema differente. Il tema dell’edizione 2025 è il confine. Confine ("cum" "finis"), indica ciò che separa e che allo stesso tempo congiunge, unisce, indica ciò che chiude e allo stesso tempo apre, ciò che contiene e che allo stesso tempo rende liberi. Il confine determina, definisce l'identità e l'alterità e quindi è presupposto all'incontro, è luogo di incontro. Ogni confine è costruito, non predeterminato, ed è mutabile. Affrontare il tema "confine" offre spunti e occasioni per pensare una cultura più aperta, che faccia emergere la bellezza dell'umanità.

Mauro Pescio – Biografia. Cresciuto in una provincia del nord, nel 1998 si forma alla Scuola d'Arte Drammatica "Paolo Grassi" di Milano. Lavora come attore per il teatro, il cinema e la televisione. Nel 2004 fonda a Roma la compagnia teatrale Gloriababbi Teatro. Nel 2012, per l’Università La Sapienza di Roma, scrive, gira e monta il documentario Cosa desidera?. Dal 2012 al 2022 è autore radiofonico di Matteo Caccia per le trasmissioni Voi siete qui (Radio 24), Una vita e Pascal (Rai Radio 2), Matteo Caccia racconta (Radio 24). Insieme a Matteo Caccia, per Audible, ha raccolto e scritto il podcast La piena. Per Rai Radio 3 scrive il radiodramma Salario e collabora alle trasmissioni Tresoldi, Ad alta voce, Tutta l’umanità ne parla. Dal 2018 al 2022 scrive per Radio 24 Linee d’ombra. Per Chora Media ha scritto, insieme a Giovanni Bianconi, il podcast Un uomo chiamato Diabolik; per Audible il podcast La cattura; per Rai Radio 3 il podcast Genova per tutti; per RaiPlay Sound il podcast Io ero il Milanese. Ha creato e conduce Mio cugino, un format originale, che ibrida teatro, storytelling e stand up, in cui 4 persone raccontano un episodio piuttosto inverosimile accaduto loro: uno dei 4 episodi raccontati è finto e il pubblico deve indovinare quale. Tiene laboratori di scrittura per la Scuola Holden e presso il DAMS - Università Roma 3. Vive in centro a Roma da anni, ma resta un uomo di provincia. Ha una compagna e due figli. Ha 49 anni abbastanza spremuti.