
È la cosa più assurda che fanno, da sempre, gli esseri umani. La guerra. Un tema di stretta attualità che sarà affrontato con Francesca Mannocchi nel corso del prossimo appuntamento di “Pieve Incontra”. La giornalista e regista, autrice di eccezionali reportage dai fronti bellici e del pluripremiato documentario ‘Lirica Ucraina’, arriverà a Pieve di Soligo martedì 15 aprile: “Sarà una serata di eccezionale valore - afferma l’assessore alla Cultura Eleonora Sech - nel corso della quale potremmo avere notizie sulla reale situazione in Ucraina e a Gaza. Un evento per il quale abbiamo coinvolto anche un gruppo di studenti dell’Istituto Casagrande che avranno la possibilità di interloquire direttamente con la giornalista”.
Come conciliare, per fermare la guerra in Ucraina, l’azione diplomatica col diritto alla resistenza del popolo invaso? Come realizzare strategie di pace in una situazione di guerra a pezzi già in atto? E chi sono oggi i veri operatori di pace? E ancora: cosa rimane di Gaza, oltre a 42 milioni di tonnellate di detriti, 50mila vittime palestinesi? Quale terra rimane ai palestinesi? Cosa resta della società israeliana?
Francesca Mannocchi proverà a spiegare quanto sta accadendo a Gaza riportando il contenuto di interviste e testimonianze dei sopravvissuti: “Non si tratta di paesi distanti - dice - e diversi dal nostro. Le vicende dei superstiti, uomini, donne e bambini sconvolti dalle bombe e privati di viveri e medicinali, ci dovrebbero interessare da vicino perché fanno parte dell'oggi”.
“Pieve Incontra” Francesca Mannocchi martedì 15 aprile alle 20.45 al teatro Careni.
La rassegna gode del sostegno generoso e fondamentale di: AscoTrade Gruppo HERA, Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, Euromobil, Latteria Soligo, Villa Soligo, Enoteca Corte del Medà e Libreria TraLeRighe”. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti a sedere. È attiva la prenotazione su eventbrite.
Francesca Mannocchi, giornalista, scrittrice e documentarista italiana. Collabora da anni con testate nazionali e internazionali e con diverse televisioni italiane. Si occupa principalmente di migrazioni e conflitti. Ha realizzato reportage da Iraq, Libia, Libano, Siria, Tunisia, Egitto, Yemen, Turchia e Afghanistan. Nel 2019 ha pubblicato il suo primo romanzo, "Io Khaled vendo uomini e sono innocente", con cui ha vinto il Premio Estense. Ha inoltre scritto "Porti ciascuno la sua colpa", per i tipi di Laterza, sulla guerra in Iraq contro l’Isi. Nel 2021 ha pubblica per i tipi di Einaudi Stile Libero Bianco è il colore del danno, storia della sua convivenza con una malattia neurologica potenzialmente degenerativa, la sclerosi multipla.