10° Meeting Provinciale del Volontariato: in 300 a confronto
Bordignon, CSV: “Il mondo del volontariato propone un viaggio da percorrere tutti assieme, istituzioni e società civile, per non lasciare indietro nessuno”.
Redazione Online
22/09/2014

Oltre 300  volontari hanno partecipato alla 10^ edizione del Meeting Provinciale del Volontariato trevigiano, che si è tenuto Sabato 20 Settembre nell’Auditorium della Provincia di Treviso.

Ospiti speciali per questo decimo appuntamento, il poliedrico attore teatrale, drammaturgo e scrittore Moni Ovadia e don Giuseppe Stoppiglia, Presidente e fondatore dell’Associazione Macondo.  Tema di confronto e approfondimento della giornata è stato il viaggio, affrontato come metafora dell’evoluzione del mondo del volontariato.

Aderiscono al Coordinamento trevigiano circa 340 associazioni, per migliaia di volontari rappresentati.  Significativi i numeri delle risorse distribuite attraverso l’ultimo bando a rilevanza locale per il 2014.84 i progetti finanziati, presentati complessivamente da 130 associazioni, per 350 mila euro investiti dal CSV e circa 90mila euro dalle associazioni richiedenti. 26 le Amministrazioni Comunali coinvolte presenti in 35 progetti, oltre alla partecipazione delle tre Aziende Sanitarie Ulss 7, 8 e 9, presenti in 15 progetti. “Il  volontariato chiede anche alle istituzioni locali  di sciogliere gli indugi e assumersi la responsabilità di scelte di cambiamento che siano coraggiose. – dichiara Adriano Bordignon Presidente CSV – Volontarinsieme Treviso  -  Questo è un viaggio che dobbiamo percorre tutti insieme, senza lasciare indietro gli ultimi perché le nostre comunità sono già troppo frammentate. Basta viaggi per alcuni in prima classe e per altri in terza classe o peggio. La complessità della mappa dei bisogni, l’incertezza economica e sociale, un quadro normativo in forte cambiamento ci chiedono di accompagnare il consueto e fecondo attivismo di cura della persona con una riflessione approfondita e coraggiosa su quali saranno i ruoli e le vocazioni del volontariato del futuro.”

Tra i  partecipanti al meeting molti dirigenti e volontari attivi provenienti da associazioni che operano in vari settori tra i quali l’ambito socio-sanitario, la disabilità, la famiglia e  i minori, le dipendenze e la marginalità, giovani, anziani, immigrazione, ambiente, protezione civile.

Uno degli scopi dell’incontro è la costante crescita intorno ai temi individuati, sui quali si continuerà a lavorare nel prossimo futuro sia a livello di Coordinamento di associazioni che all’interno delle singole realtà associative, con incontri che si svolgeranno il 6 Ottobre a Montebelluna, il 9 Ottobre a Conegliano e il 10 Ottobre a Treviso, con inizio alle 20.30.

 

Moni Ovadia è intervenuto sull’idea stessa di viaggio come incontro con “l’altro” in un’ottica di apertura, di disponibilità e opportunità al cambiamento. Ovadia ha accompagnato i presenti nel comprendere come il  viaggio possa essere inteso come esperienza mentale facendo emergere l’importanza di poter cambiare opinione abbattendo pregiudizi e luoghi comuni. Questo percorso apre poi all’interpretazione dell’idea di confine e di identità.

 

Don Giuseppe Stoppiglia ha invece affrontato la metafora del viaggio offrendo uno sguardo sulle strade percorse dal volontariato e dalle difficoltà che questo mondo ha incontrato nel tempo. Don Giuseppe si è soffermato sull’importanza dei compagni di viaggio e dei rapporti che si possono stringere facendo la stessa strada, per concludere con le prospettive  che lui stesso intravede per lo sviluppo del volontariato in questi tempi di costante e veloce evoluzione sociale.

 

“Il Volontariato moderno è uscire da sé. E’ un viaggio nella foresta delle complessità.

Ci sono diversi modi per viaggiare in questa selva a tratti oscura, alcuni scelgono di muoversi  per tentare una o molte strade, per uscire al più presto da una situazione, altri hanno deciso di muoversi per capire come è fatto il bosco,  perché certi sentieri sono accessibili e altri no, se esistono rilievi da cui spiccare lo sguardo verso un orizzonte più lungo.  – conclude Adriano Bordignon - Questo vuole dire essere un volontario oggi, vivere nella complessità delle emergenze odierne, ma al contempo alzare lo sguardo per ricordare da dove arriviamo ed immaginare un futuro possibile.”

Il Meeting del Volontariato si è concluso con lo spettacolo teatrale “La Scelta” di Mara Moschini e Marco Cortesi quattro storie vere di coraggio e umanità provenienti da uno dei conflitti più atroci e disumani dei nostri tempi: la guerra civile che ha insanguinato l'Ex-Jugoslavia tra il 1991 e il 1995.