Con la visita del Papa, oggi, si conclude la 50° Settimana sociale dei cattolici a Trieste. Vi partecipa anche una delegazione della diocesi di Vittorio Veneto (foto). Ma non sono però le uniche presenza della diocesi vittoriese!
Nel discorso, che stamattina ha tenuto presso il Centro congressi, papa Francesco ha ribadito: “La fraternità fa fiorire i rapporti sociali, e prendersi cura gli uni degli altri richiede il coraggio di pensarsi come popolo”. Inoltre, ha lanciato un appello a “pensarsi come popolo”. “Ci vuole coraggio a pensarsi come popolo, e non il mio clan, la mia famiglia, i miei amici”, ha detto a braccio, osservando che “purtroppo questa categoria – popolo – spesso è male interpretata e, potrebbe portare a eliminare la parola stessa democrazia. Ciò nonostante, per affermare che la società è più della mera somma degli individui, è necessario il termine popolo, che non è populismo. In effetti, è molto difficile progettare qualcosa di grande a lungo termine se non si ottiene che diventi un sogno collettivo” . “Una democrazia dal cuore risanato continua a coltivare sogni per il futuro, mette in gioco, chiama al coinvolgimento personale e comunitario”, l’affresco di Francesco, che ha esortato ancora a braccio a “sognare il futuro”, a “non avere paura”. “Non lasciamoci ingannare dalle soluzioni facili”, il monito: “le ideologie sono seduttrici, come quello che suonava il flauto, ma ti portano ad annegarti. Appassioniamoci invece al bene comune. Ci spetta il compito di non manipolare la parola democrazia né di deformarla con titoli vuoti di contenuto, capaci di giustificare qualsiasi azione”.
Approfondimenti, sul prossimo numero de L'Azione.