A Sernaglia si coltivano gli orti scolastici
Il Comune compra rastrelli, palette e innaffiatoi.
Gli allievi dell'Istituto comprensivo di Sernaglia sono già dei piccoli coltivatori. È partito, ed è già destinato a crescere, il progetto degli “orti scolastici” promosso dall'Amministrazione comunale e dall'Istituto di viale Rimembranza per una serie di motivazioni. È l'assessore comunale all'ambiente Angela Marsura a spiegare le radici dell'iniziativa: “A settembre abbiamo proposto all'istituto di fare partire questo progetto basandoci sui ragionamenti legati ai lavori per il nuovo plesso della scuola primaria di Sernaglia. Ci siamo confrontati a lungo con i professionisti sulla distribuzione degli spazi, la funzione strategica delle aule speciali, la colorazione delle pareti eccetera. Abbiamo pensato anche all'orto come a un'aula speciale, proprio come quelle di informatica o musica. Questa progettualità è stata colta positivamente dagli insegnanti di entrambi i plessi (capoluogo e Falzè). In particolare, alla scuola media di Sernaglia il progetto degli orti scolastici era già stato avviato dall'insegnante di sostegno di un ragazzo disabile e quindi abbiamo scelto insieme di potenziare il laboratorio esistente installando una fontana e posando blocchi di tufo per ampliare l'area di coltivazione. All'elementare di Falzè, invece, l'orto scolastico era da sempre un desiderio di tante maestre. Grazie alla disponibilità dell’Amministrazione nel fornire attrezzi per il giardinaggio e nell'installare una fontana è stato possibile avviarlo in sette classi”.
Per concretizzare il progetto, il Comune ha comprato il materiale occorrente: rastrello di acciaio a denti larghi, palette da giardinaggio, innaffiatoi piccoli, guanti monouso, telo geotessile per la protezione delle sementi, forbice per potatura, spago di rafia e plastica, tutori naturali per sostegno di pomodori e di rete da supporto e 5 metri di rete da supporto per fagioli rampicanti. L'ufficio comunale Lavori pubblici ha installato le due fontane e acquistato due rubinetti e i mattoni di tufo. Il tutto per una spesa di circa 700 euro. “Vediamo l'orto scolastico come un'aula didattica per una serie di motivi – interviene l'assessore Marsura – da un punto di vista educativo crea socializzazione, è un laboratorio “manuale” per cui il bambino ha la possibilità di affinare ed esprimere le proprie capacità pratiche ed è una “scuola di pazienza” perché il bambino impara a prendersi cura delle piante ed ad aspettare con pazienza il frutto del proprio lavoro. Sotto l'aspetto ambientale, inoltre, può capire l’importanza delle coltivazioni biologiche e a km zero e toccare con mano cosa sia la biodiversità, imparando a conoscere gli insetti indispensabili per la crescita delle piantine come api, lombrichi e altri”.
La dirigente scolastica del Comprensivo di Sernaglia, prof. Giuliana Barazzuol, conferma la piena sintonia con l'Amministrazione comunale: “Crediamo molto in questo progetto perché consente di unire i saperi tradizionali del nostro territorio con una didattica di tipo innovativo e laboratoriale che permette di sviluppare competenze specifiche in ambito scientifico e trasversali come collaborare in gruppo o esercitare uno spirito di iniziativa. In futuro, l'istituto intende ampliare questo progetto lavorando su tutto il percorso che va dall'orto alla tavola anche con l'utilizzo delle nuove tecnologie. Per questo stiamo cercando la collaborazione e il sostegno di altri enti pubblici e privati”.
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