AGRICOLTURA: fauna selvatica, manifestazione di Coldiretti
La Regione è intervenuta con decisione sull'annosa questione
"Con l'approvazione delle nuove linee operative del PRIU (Piano Regionale di Interventi Urgenti) la giunta della Regione del Veneto interviene con decisione sull'annosa questione della fauna selvatica che sta estinguendo il patrimonio agroalimentare regionale" - spiega Giorgio Polegato (nella foto), presidente di Coldiretti Treviso sostenendo quanto dice Carlo Salvan presidente di Coldiretti Veneto .- La presenza di oltre centomila cinghiali sul territorio indica che gli strumenti fino ad ora adottati non sono stati abbastanza adeguati a limitare il proliferare incontrollato dei selvatici che negli anni si sono riprodotti spingendosi dalle campagne fino alle porte delle città mettendo a repentaglio la sicurezza delle persone. Coldiretti Veneto segnala perdite per un valore di milioni di euro sulla base delle denunce e perizie depositate presso gli uffici competenti. Dalle colture al sistema idrogeologico i rischi non sono solo per gli agricoltori, ma anche per la salute e l’incolumità dei cittadini. L'aut aut di Coldiretti Veneto contro gli animali selvatici è scattato da tempo, tanto da presentare al Presidente della Regione Luca Zaia un documento, sintesi delle richieste emerse durante gli incontri territoriali svolti a inizio anno con oltre quindicimila soci, elaborando una serie di proposte per contrastare in modo efficace la fauna selvatica.
“Un plauso a Coldiretti Veneto perché queste linee operative – continua Polegato - sono il risultato del confronto proficuo avviato con la Regione da maggio grazie all’impegno che il Governatore si era preso dopo la consegna al VinITALY del nostro documento. Siamo soddisfatti dei passi avanti fatti con questo provvedimento, ma non abbassiamo la guardia. Vigileremo sulla sua applicazione e sull’adozione dei prossimi provvedimenti necessari a dare piena attuazione a questa delibera. Auspichiamo da parte della Regione che si studino sempre nuove misure, attualmente insufficienti come nel caso delle nutrie, atte a contenere il proliferare eccessivo e disastroso di speci non autoctone, che mettono in crisi il settore agricolo e la sicurezza di tutti”.
Coldiretti segnala anche la necessità di risolvere il problema dei giusti e tempestivi indennizzi per chi subisce danni da fauna selvatica.
Per sensibilizzare ulteriormente e mantenere al massimo livello l’attenzione sul tema della fauna selvatica, Coldiretti ha già in programma una manifestazione oggi 25 luglio a Mestre in Via Torino a cui parteciperanno migliaia di soci da tutto il Veneto a conferma di quanto il tema sia particolarmente sentito dai nostri agricoltori”.
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