In un solo mese, quello di maggio, il Nordest conta 8 vittime sul lavoro. Erano 26 a fine aprile. Così nei primi cinque mesi del 2014, Veneto Friuli e Trentino Alto Adige vengono segnati da 34 morti bianche. In calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando erano 53. E’ questa la mappatura elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre sulla base di dati Inail.
“Nonostante il decremento della mortalità a Nordest, la tragedia nel nostro territorio è un fenomeno che non accenna evidentemente ad arrestarsi – commenta Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio mestrino – per questo diventa sempre più importante puntare ed investire il più possibile sulla diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro ed in particolare sulla formazione e sull’aggiornamento dei lavoratori”.
In Veneto, intanto, si registra il maggior numero di infortuni mortali (19, ed erano 15 a fine aprile), seguito dal Trentino Alto Adige (8) e dal Friuli Venezia Giulia (7). Mentre sono 254 i morti sul lavoro rilevati in tutto il Paese da gennaio a maggio.La provincia in cui si conta il maggior numero di vittime a Nordest è Bolzano (6 decessi), seguita da Treviso, Udine e Venezia (5), da Verona e Vicenza (3), da Padova e Trento (2), da Rovigo, Pordenone, Trieste (1).
Il settore più a rischio per i lavoratori è quello delle attività manifatturiere (20,6 per cento delle vittime), seguito dai trasporti e magazzinaggi (11,8 per cento), dal commercio all’ingrosso e al dettaglio (8,8 per cento) e dalle costruzioni (5,9 per cento). La provincia in cui il rischio di mortalità è più elevato in Triveneto è Bolzano (incidenza di 24,5) contro una media nazionale di 11,2, seguita da Udine (22,8), da Venezia (14,9), da Treviso (13,1). A livello regionale il dato peggiore giunge invece dal Trentino Alto Adige con un indice pari a 16,7.
Gli stranieri che hanno perso la vita sono stati 6 pari al 17,6 per cento del totale (tutte le elaborazioni sono disponibili sul sito www.vegaengineering.com). Le fasce d’età più colpite a Nordest sono quelle che vanno dai 45 ai 54 anni, e quella degli ultrasessantacinquenni.