CARD. ZUPPI: la "Laudate Deum" è una campana d'allarme
Primo commento alla nuova esortazione apostolica
Una “campana di allarme” che “non solo sottolinea le lentezze del sistema economico mondiale nell’affrontare la crisi ecologica, ma vuole diventare anche una ‘sveglia’ perché tutti insieme, nessuno escluso, ci assumiamo le nostre responsabilità per la cura del creato, dono del Padre Creatore”. Lo scrive il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, sull’esortazione apostolica “Laudate Deum”.
Papa Francesco “ci invita a guardare con preoccupazione la stagione che stiamo vivendo”: “Ci sono occasioni mancate come la crisi economica e quella sanitaria del Covid che non abbiamo colto nella loro chiamata a convertirci verso stili di vita più sobri e fraterni. Ogni ritardo ha conseguenze drammatiche, perché genera sofferenze soprattutto per le popolazioni più povere. C’è bisogno di un ‘pungiglione etico’ che mostri la dignità e la grandezza dell’umano”. Per il cardinale, le Conferenze delle Parti (Cop) “sono appuntamenti con la storia che non possiamo mandare a vuoto”: “Anche la conversione dei nostri stili di vita può far crescere una cultura ecologica. Le motivazioni che sostengono questo rinnovato impegno sono spirituali. La fede nel Dio Creatore di ogni cosa ci spinge ad abitare le relazioni come dono”. Come Chiese in Italia, conclude il presidente della Cei, “vogliamo fare la nostra parte, consapevoli che ‘non ci sono cambiamenti duraturi senza cambiamenti culturali’ (n. 70). La stessa tenerezza di Gesù verso tutte le creature ci sostenga e ci faccia condividere il travaglio della creazione che geme e soffre gli effetti del cambiamento climatico in corso”.
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