Allarme per la brusca frenata del mattone nel quarto trimestre del 2018 con 400mila posti di lavoro già persi dal settore negli ultimi dieci anni.
È quanto afferma Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, in relazione agli ultimi dati Istat sul comparto residenziale che fanno registrare un -5,1% congiunturale delle nuove abitazioni dopo tre trimestri consecutivi con segno positivo che lasciavano sperare in una ripresa stabile del settore.
L’emorragia di posti di lavoro nell’edilizia scatenata dalla crisi di dieci anni fa non è stata purtroppo ancora compensata – sottolinea Uecoop – visto che a oggi ci sono poco più di 800mila addetti contro gli oltre 1,2 milioni del 2008, un trend che ha portato anche alla chiusura di quasi 4mila realtà cooperative dell’edilizia a livello nazionale.
Per questo – evidenzia Uecoop – è strategico intervenire con misure che facciamo ripartire in modo deciso il comparto delle costruzioni favorendo il recupero strutturale e ambientale degli edifici esistenti oltre a spingere verso la realizzazione di nuove abitazioni di qualità che – conclude Uecoop – rispettando i più alti standard strutturali ed energetici conservino al meglio quel valore di investimento che da sempre gli italiani affidano al mattone.