CHIESA: le vittime della tratta e i minori mercificati nella via Crucis al Colosseo
Nelle meditazioni di suor Bonetti i nuovi crocifissi "vittime delle nostre chiusure, dei poteri e delle legislazioni, della cecità e dell’egoismo"
Federico Citron
17/04/2019

Papa Francesco ha affidato le meditazioni della Via Crucis del venerdì santo al Colosseo (diretta si Raiuno) a suor Eugenia Bonetti, che in passato ha tenuto incontri anche nella nostra diocesi, impegnata da decenni contro la tratta. Ha pensato una Via Crucis “con Cristo e con le donne sulla via della croce”, con le vittime della tratta, i minori mercificati, le donne costrette alla prostituzione, i migranti ricordati nelle 14 stazioni perché “sono i nuovi crocifissi, che devono risvegliare le coscienze di tutti: vittime delle nostre chiusure, dei poteri e delle legislazioni, della cecità e dell’egoismo, ma soprattutto del nostro cuore indurito dall’indifferenza. Purtroppo molte volte oggi non sappiamo più scorgere chi è nel bisogno, vedere chi è ferito e umiliato – scrive la religiosa - spesso rivendichiamo i nostri diritti e interessi, ma dimentichiamo quelli dei poveri e degli ultimi della fila”. Quindi l’invito che diventa preghiera accorata a “crescere nella consapevolezza che tutti siamo responsabili del problema” e che “tutti possiamo e dobbiamo essere parte della soluzione”, come si legge nell’ottava stazione. Nell’ultima stazione, commentando la sepoltura di Gesù, suor Eugenia volge il pensiero ai “nuovi cimiteri di oggi”: il deserto e i mari, dove trovano riposo “uomini, donne, bambini che non abbiamo potuto o voluto salvare”.

Sul sito www.vita.it un bel servizio sulla vita e l’impegno di suor Eugenia.