CORONAVIRUS: America Latina e Caraibi, oltre 2.500 contagi e 29 vittime
Messe sospese anche in El Salvador, a Buenos Aires e in molte diocesi brasiliane
Cresce il numero dei contagi (2.548) e delle vittime (29) anche in America Latina e nei Caraibi. Durante la giornata di ieri si sono registrati nuovi decessi in Brasile (ora sono 7, con 647 contagi) e le prime vittime in Perù (3). Con i primi due casi accertati ad Haiti, nessun Paese del continente è ora esente dal Covid-19.
Quella di domenica sarà, in tutto il continente, una giornata con poche celebrazioni pubbliche di messe festive. Nel corso della giornata di ieri è arrivata la decisione di sospenderle anche da parte della Conferenza episcopale dell’El Salvador (Cedes). In una nota, firmata dal presidente della Cedes, mons. José Luis Escobar Alas, arcivescovo di San Salvador, si comunica che sono sospese tutte le attività pastorali e le celebrazioni pubbliche, comprese quelle della Settimana Santa, “per la nostra responsabilità di pastori e per il bene di tutto il popolo salvadoregno”. I fedeli vengono invitati a stare a casa e a privilegiare la preghiera personale, l’ascolto della Parola e atti di devozione come il rosario e la Via Crucis.
In Argentina, il Governo ha disposto una quarantena totale fino al 31 marzo. Anche se la Conferenza episcopale argentina ha delegato alle singole Province ecclesiastiche e diocesi la scelta si proseguire o meno con la celebrazione delle messe, tale decisione politica avrà un effetto immediato anche sulle celebrazioni.
In ogni caso, alle giurisdizioni ecclesiastiche che avevano dato tale disposizione, si è aggiunta ieri anche l’arcidiocesi di Buenos Aires, con una nota firmata dall’arcivescovo, il card. Aurelio Poli. L’invito è quello di “mantenere le nostre parrocchie disponibili per accompagnare i bisogni spirituali e materiali dei nostri fratelli, in particolare quelli dei più poveri, dei malati e dei nostri nonni, che sono coloro che pregano di più” e di “trasformare la nostra comunità arcidiocesana in un cenacolo di preghiera permanente, rivolta a tutti coloro che sono colpiti da questa pandemia, per gli operatori sanitari e coloro che stanno rischiando in prima persona per la salute del nostro popolo”.
Cresce anche il numero delle arcidiocesi e diocesi brasiliane che hanno sospeso le celebrazioni. Sono ormai oltre cento: ieri si sono aggiunte, tra le altre, le arcidiocesi di Brasilia, Curitiba e Manaus.
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