CHIESA ITALIANA: Ulteriori semplificazioni in vista dell'accesso alle celebrazioni esequiali
Sono state raggiunte dopo un confronto, nella giornata di ieri, tra CEI e Comitato Tecnico-Scientifico
Nel pomeriggio del 2 maggio, la Segreteria della Cei ha partecipato a Palazzo Chigi ad un incontro in cui sono intervenuti i membri del Comitato Tecnico-Scientifico. All’interno dei temi trattati – si legge nella nota diramata ieri sera dal Segretario Generale, mons. Russo – che riguardavano essenzialmente le linee guida per tornare a celebrare l’eucaristia con il popolo, la Segreteria è tornata a rappresentare l’oggettiva complessità per le parrocchie di corrispondere alla richiesta, relativa alla celebrazione delle esequie, di dotarsi di strumenti (termo-scanner e/o termometri digitali) per la rilevazione della temperatura corporea.
Il confronto ha portato a superare questa criticità e il Comitato Tecnico-Scientifico ha accolto la richiesta dei vescovi di rivedere l’indicazione di giovedì scorso. Il Comitato si è però raccomandato di sollecitare i parroci affinché contribuiscano a sensibilizzare i fedeli a porre la massima responsabilità a non esporre se stessi e altri a eventuali contagi. Di qui l’esplicita richiesta di rimanere a casa a quanti presentano una temperatura corporea oltre i 37,5, di non accedere alla chiesa e di non partecipare alle celebrazioni esequiali in presenza di sintomi di influenza o quando vi sia stato contatto con persone positive al coronavirus nei giorni precedenti.
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