Commercio: Istat, nel primo trimestre 2019 esportazioni in calo quasi dappertutto
Crescita delle esportazioni solamente nelle Regioni del Centro (+7%)
Nel primo trimestre 2019 si stima una flessione congiunturale delle esportazioni per quasi tutte le ripartizioni territoriali: -2,4% per il Sud e Isole, -1% sia per il Nord-est sia per il Nord-ovest, mentre per il Centro si registra un ampio aumento delle vendite (+7%). Lo comunica oggi l’Istat diffondendo i dati delle “Esportazioni delle Regioni italiane” nel I trimestre 2019.
“La spinta fornita all’export nazionale dal Centro – si legge in una nota – è marcata anche in termini tendenziali”.
Stando i dati diffusi, l’export mostra una crescita tendenziale molto sostenuta per il Centro (+15,1%), superiore alla media nazionale per il Sud (+2,5%) e il Nord-est (+2,4%), mentre il Nord-ovest registra una diminuzione (-2%) e le Isole una marcata contrazione delle vendite (-17,6%).
Tra le Regioni più dinamiche all’export nel confronto con il primo trimestre 2018, si segnalano Molise (+59,1%), Lazio (+21%), Toscana (+16,1%) e Puglia (+9,7%). Diversamente, si registrano ampi segnali negativi per Sardegna (-17,7%), Sicilia (-17,5%), Basilicata (-16,3%) e Calabria (-14,7%).
“Nel primo trimestre 2019 – spiega l’Istat – le vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dal Lazio e di articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili e di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, dalla Toscana contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export nazionale per 1,6 punti percentuali”.
Su base annua un impulso positivo alla crescita dell’export nazionale proviene dalle vendite della Toscana verso Svizzera (+84,2%) e Regno Unito (+34,7%), del Lazio verso gli Stati Uniti (+113,7%) e dell’Emilia Romagna verso il Regno Unito (+19,6%).
Nell’analisi provinciale dell’export, si segnalano le performance positive di Firenze, Latina, Frosinone, Bologna e Arezzo. “Le prime dieci province che realizzano il più ampio contributo alla crescita tendenziale dell’export nazionale – si segnala nella nota – sono localizzate nel Centro e nel Nord-est e determinano un impatto complessivo sulle vendite all’estero superiore a 3 punti percentuali”
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