«In questi giorni si conclude il 2019, un anno al quale possiamo veramente guardare con un sorriso di soddisfazione». Inizia così il messaggio di auguri di Innocente Nardi, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano-Valdobbiadene Prosecco DOCG, che riconosce come «l’impegno sia stato grande ed i traguardi siano stati consistenti e raggiunti per merito di tutti».
Il 2019 è stato l'anno del 50° anniversario della Denominazione: «Un’occasione – continua Nardi – per ricordare con gratitudine anche i padri e tutti coloro che con lungimiranza e dedizione hanno costruito le basi che ci consentono ora di essere ciò che siamo e che anche Unesco ci riconosce: un territorio unico, capace di dare origine ad un prodotto Superiore come indiscutibilmente è il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG». Nell’analisi del presidente si descrivono i "fatti", cioè i risultati economici e di mercato, l’autorevolezza conquistata, le ricadute sul territorio e la percezione in netta e continua crescita nei confronti del prosecco.
Quali i “fatti” principali del 2019? Innanzi tutto, il riconoscimento delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene a Patrimonio dell’Umanità, quale «consacrazione mondiale dell’unicità del nostro territorio». In secondo luogo, il divieto del Glifosato recepito dai Sindaci dei 15 Comuni (Conegliano Valdobbiadene è ora il più vasto territorio viticolo d’Europa libero da Glifosato). Gli sforzi per una cultura della sostenibilità e il percorso di comunicazione imperniato sui valori della Denominazione rappresentano - secondo il Presidente - altrettanti "fatti" importanti realizzati dal Consorzio nel corso di questo anno: «Aumenta la reputazione dei nostri prodotti – continua Nardi -. Sono stati quasi 4 mila gli articoli stampa ed i servizi televisivi positivi a noi dedicati nel corso dell’anno. Cresce anche il numero dei consumatori in grado di distinguerci dai concorrenti più vicini, che raggiunge il 47%: il 42% degli italiani sa dell’eliminazione del Glifosato e l’apprezza, mentre l’81% della popolazione afferma che la recente nomina UNESCO ha aumentato la percezione qualitativa del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG… Cresce, in pochissimo tempo, del 22% la conoscenza del territorio e la sua reputazione, che ottiene voti altissimi da parte della maggioranza degli intervistati in una recente ricerca nazionale di SWG».
Un altro “fatto” importante riguarda i mercati: al raggiungimento dei 92 milioni di bottiglie prodotti e dei quasi 520 milioni di euro del valore complessivo alla produzione, si aggiunge il numero di addetti, che cresce oltre le 6300 unità. Per quanto riguarda la ricaduta, continua Nardi, il territorio mostra dati di occupazione, scolarità e pari opportunità superiori alle medie del Veneto, mentre il distretto DOCG si conferma tra i tre a maggior redditività d’Italia. Negli ultimi 12 mesi, infine, le vendite in Italia segnano +6.3%, in termini di quantità, e +12.2% in termini di valore.
Quali le prospettive? «Al territorio – afferma De Nardi – andrà dedicata ogni nostra attenzione nel prossimo decennio, quale motore del nostro sviluppo futuro, che per essere sostenibile e duraturo dovrà mantenersi equilibrato lungo le tre direttrici economica, sociale ed ambientale. Per quanto riguarda invece il prodotto, dovremo essere capaci di dimostrare che esso, ancor più di un vino, è la più completa ed intensa espressione di un territorio vocato e della sua cultura, attraverso il sapere, il saper fare ed i comportamenti delle sue genti».