Dal Ciad don Egidio Menon ci aggiorna sulla situazione nella regione attorno al lago Ciad su cui si affacciano quattro Paesi: il Ciad, appunto, ma anche il Camerun, la Nigeria e il Niger. È quindi un territorio “internazionale”, con tutto il peso di incertezza e confusione che tale parola ha in Africa. «Ne approfittano i Boko-Aran, che possono spaziare indisturbati, provocando l’esodo di migliaia di persone, seminando paura e purtroppo anche morte – testimonia don Egidio –. È proprio di questi giorni l’uccisione di 13 soldati, e di una quarantina di civili ciadiani. Anche nel resto del Ciad, però, la sofferenza e la tensione non è minore. Si sta, infatti, vivendo una situazione di corruzione assoluta, che avrebbe del ridicolo, se le conseguenze non fossero tragiche. Si parla di autorità amministrative che raccolgono e nascondono sacchi, casse e addirittura containers di soldi, mentre a professori e funzionari non si paga lo stipendio da mesi. Si parla di un prossimo periodo di “austerità” anche per la pubblica amministrazione, ma intanto migliaia di famiglie fanno letteralmente la fame».