GUERRA IN UCRAINA: i Redentoristi: “La gente viene nelle chiese e nei nostri monasteri, hanno paura e chiedono aiuto”
I Redentoristi di tutto il mondo stanno rispondendo con generosità alle richieste di aiuto
“Come Redentoristi e consacrati, cerchiamo di sostenere le persone. Incoraggiamo la popolazione con colloqui, confessioni e preghiere, in questi giorni difficili. La nostra gente viene nelle chiese e nei nostri monasteri. Hanno paura e chiedono aiuto. Quando possiamo, aiutiamo i rifugiati trasportandoli in luoghi sicuri. Cerchiamo di dare loro un rifugio temporaneo nei nostri monasteri. Gran parte dei rifugiati è in viaggio verso l’estero. Una parte dei nostri confratelli è presente nei luoghi di combattimento, rappresentano un grande sostegno per le persone che sono lì, per pregare insieme”.
Così p. Andriy Rak, C.Ss.R., Superiore provinciale dei Redentoristi della Provincia di Lviv, presenta da Leopoli, in un breve videomessaggio del 7 marzo, la situazione in Ucraina. Ricorda che “il 24 febbraio l’Ucraina si è svegliata in guerra” e “stiamo vivendo il grande flagello della guerra”. Ad oggi risulta che più di un milione di profughi hanno lasciato il Paese, accolti dalla Polonia e da altri paesi d’Europa. “La guerra non è un modo per risolvere i problemi. E’ triste e fa male quando i governi e le forze armate dei paesi diventano strumenti del male” sottolinea il Redentorista, che termina con un ringraziamento: “Oggi da diverse parti del mondo ascoltiamo parole e preghiere di sostegno e incoraggiamento. Questo è molto importante per noi proprio in questo momento. Sono sinceramente grato alla società internazionale per tanto aiuto e supporto che ci viene dato in questo momento non facile. Grazie a voi tutti”.
I Redentoristi di tutto il mondo stanno rispondendo con generosità alle richieste di aiuto che arrivano da migliaia di persone, soprattutto donne e bambini, in fuga dall’Ucraina. Padre Janusz Sok, C.Ss.R., Superiore Provinciale della Polonia, sottolinea che da quando sono arrivati i primi profughi, “tanti polacchi si sono precipitati al confine con il cuore aperto per fare qualsiasi cosa”. “Le nostre comunità hanno dichiarato la loro disponibilità ad accogliere i rifugiati, una delle nostre case è riservata ai bambini di un orfanotrofio ucraino. Gli sforzi di raccolta fondi sono in corso in tutta la Polonia. Vengono organizzati aiuti umanitari, psicologici, legali e di altro tipo. Nelle nostre chiese sono stati allestiti dei salvadanai e sono state visualizzate informazioni su come aiutare l’Ucraina sofferente. Abbiamo anche avviato la cooperazione con i Redentoristi in Europa, che organizzano tutti gli aiuti. Collaboriamo anche con altre istituzioni e organizzazioni. Attività simili sono intraprese dai confratelli nella Repubblica Ceca e in Slovacchia”.
In Irlanda i Redentoristi di Limerick hanno lanciato una raccolta speciale per il popolo ucraino. Ogni anno i Redentoristi della Provincia di Baltimora, negli Stati Uniti, fanno una raccolta speciale durante la Quaresima per inviare i fondi a qualche organizzazione di beneficenza. Quest’anno tutti i fondi raccolti dai Redentoristi saranno diretti in Ucraina. I Redentoristi di Vienna hanno raccolto e trasferito online una prima donazione alla Provincia Redentorista di Lviv, e nei prossimi giorni seguiranno ulteriori aiuti. Padre Lorenz Voith, che coordina gli aiuti da Vienna per l’Ucraina, evidenzia: “Oltre all’aiuto finanziario, vorremmo anche fornire alloggio ai futuri rifugiati a Vienna. Intendiamo anche collaborare con altre istituzioni della Chiesa”. Insieme ai Redentoristi, il Comitato Clemens Hofbauer, la Parrocchia Redentorista di Hernals e altre organizzazioni sono coinvolte in questo sforzo di soccorso, e in ogni santa Messa si prega per la pace.
(SL)
(fonte: Agenzia Fides 9/3/2022)
(foto dal sito Agenzia Fides)
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