Giubileo delle Corali. Fisichella: “Evangelizzare con il canto”
A Roma anche una delegazione diocesana, col coro "Il tuo sì con noi" di Visnà, Cimavilla, Vazzola, Cimetta e Codognè.
“Canta. Canta e cammina. Canta e cammina. Non fermarti. Non uscire di strada. Non volgerti indietro: rivolgiti al Signore. Canta e cammina. E possa la tua vita essere sempre un canto di lode al Signore'”. Ha preso le mosse dalla esortazione di Sant’Agostino l’omelia di mons. Rino Fisichella, durante la Messa di ieri nella Basilica di San Pietro con i 10mila partecipanti da tutto il mondo al Giubileo delle Corali e degli Animatori Liturgici.
L’evento, organizzato dalla Nova Opera Onlus e dal Coro della Diocesi di Roma, ha preso il via venerdì e si è concluso domenica con la Messa e l’Angelus in Piazza San Pietro, durante il quale Papa Francesco ha rivolto uno speciale saluto alle corali presenti.
Nella sua riflessione – riportata dalla Radio Vaticana – il presidente del Pontificio Consiglio della nuova Evangelizzazione ha citato il Vescovo di Ippona che nelle sue Confessioni racconta l’importante ruolo del canto nella sua conversione: “Quando mi tornano alla mente le lacrime che canti di chiesa mi strapparono ai primordi della mia fede, e alla commozione che ancora oggi suscita in me non il canto, ma le parole cantate, se cantate con voce limpida e la modulazione più conveniente, riconosco profondamente l’utilità di tutto questo”, scriveva il Santo. E aggiungeva: “Un canto fatto a Dio strappa le lacrime della conversione, perché può commuovere il cuore, può renderlo più vicino a Dio”.
Il canto, dunque, “non è una cosa secondaria, nella vita della Chiesa, ma può essere realmente una forma di nuova evangelizzazione”, ha detto l’arcivescovo Fisichella. E, insistendo sulla gioia, ha citato l’anticoPastore di Erma dove si legge che “la preghiera dell’uomo triste non ha la forza di giungere all’altare di Dio”.
In conclusione, un’altra citazione di Agostino quando affermava: “Ognuno chiede in quale modo cantare a Dio: canta a Lui, ma canta bene”. “Canta nel giorno del tuo giubileo, ma canta nel giubilo”, ha quindi incitato mons. Fisichella, “giubilo-giubileo, è la stessa terminologia”
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento