I percorsi di Santa Augusta: da Sella Fadalto a Vittorio Veneto
Da Sella di Fadalto, si scende per un primo tratto tra le case di Fadalto Alto, poi sulla sinistra si prende un sentiero che corre sotto l’autostrada o parallelamente ad essa fino all’abitato di Maren. Da lì si prosegue per l’antica strada che corre in costa e giunge fino al Santuario.
Sulla Sella di Fadalto, ore 7 del 22 agosto: l’appuntamento per coloro che desiderano partecipare al cammino di Santa Augusta, nel giorno della sua festa. Dal 2012 ogni anno un gruppo di pellegrini dell’Alpago raggiunge a piedi il santuario sul monte Marcantone e partecipa all’ultima messa della mattina (ore 10). I fedeli lasciano le auto a Sella di Fadalto e, scendendo per un primo tratto tra le case di Fadalto Alto, si tengono sulla sinistra e prendono un sentiero che corre sotto l’autostrada o parallelamente ad essa fino all’abitato di Maren. Da lì proseguono per l’antica strada che corre in costa e giunge fino al Santuario. Una variante è percorrere i primi chilometri imboccando il sentiero che dall’abitato di Caloneghe scende sul lato del Visentin fino al Lago Morto e a Nove; qui si attraversa la statale e si intercetta il tracciato sopra descritto.
Questa iniziativa riprende una tradizione che anticamente coinvolgeva soprattutto gli abitanti di Santa Croce del Lago i quali, pur appartenendo al comune di Farra, erano geograficamente distanti dal capoluogo: c’era il lago di mezzo e la strada delle gallerie, che passa per Poiatte e giunge a Sella di Fadalto, fu costruita soltanto negli anni Sessanta; il giro per La Secca e Bastia era comunque lungo e per certi aspetti, anche di natura commerciale, era più conveniente scendere a Vittorio Veneto. Così gli abitanti di Santa Croce, frequentando i serravallesi e avvicinando la loro devozione a Santa Augusta, impararono ad amarla e si recavano al Santuario. Le vicende legate alla seconda guerra mondiale diradarono i contatti di natura religiosa (e non solo), fino a farli scomparire.
Quest’anno il pellegrinaggio dell’Alpago è coordinato con quelli che negli ultimi tre anni sono stati recuperati da Belluno e Limana. Ci sono infatti testimonianze orali di pellegrini che fino ai primi del Novecento percorrevano per vari tratti i sentieri che costellano il monte Visentin. Vista la notevole distanza delle due località dalla meta, i pellegrini della Valbelluna necessiteranno di molte più ore di cammino e quindi parteciperanno all’ultima messa delle 17.
Oltre che dall’aspetto spirituale, i tre percorsi saranno uniti da un piccolo gadget, simbolo del cammino di fede il quale sarà a disposizione presso il Santuario. Per il pellegrinaggio dall’Alpago, rivolgersi a Mauro 3488929619 e Adriano 3484940793.
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