Continua l’impegno di Piave Servizi nell’attività di ricerca e sviluppo, con un programma che promette di sperimentare un nuovo approccio alla gestione del sistema fognario grazie a tecnologie digitali di forte valenza innovativa, capaci di contribuire, nel medio-lungo periodo, ad una migliore gestione del servizio idrico integrato.Il progetto, per un investimento complessivo di 6.500.000 euro, costituisce la seconda parte applicativa del programma comune sviluppato in collaborazione con Livenza Tagliamento Acque e HydroGea denominato “Approccio integrato per la gestione avanzata di sistemi idrici complessi”. L’opera è costituita da una prima fase riferita all’acquedotto, già in corso di esecuzione, ed una seconda che interessa i sistemi fognari: i modelli e i dati relativi a entrambi i momenti confluiranno in un unico portale informatico di gestione.Nel dettaglio, l’attività prevede la creazione di un sistema di monitoraggio intelligente, capace di fornire quasi in tempo reale il funzionamento dei componenti principali del sistema fognario: la rete, i manufatti di sollevamento e gli scolmatori. “Il monitoraggio delle precipitazioni e dei livelli/portata in rete consentirà di sviluppare un sistema di preallerta – spiega Alessandro Bonet, Presidente di Piave Servizi – L’allarme scatterà al verificarsi di eventuali fenomeni di allagamento a causa di insufficienze idrauliche in rete, oppure di fenomeni particolari come, ad esempio, il fermo dell’impianto di sollevamento. Il sistema, inoltre, è studiato per riconoscere eventuali segnalazioni di sversamenti quantitativamente e qualitativamente anomali, il mancato funzionamento dei manufatti scolmatori o l’attivazione di scarichi di emergenza”.I dati raccolti durante i rilievi forniranno la base per il corretto funzionamento del modello numerico e dei moduli “resilienza” e “analisi predittiva”, che forniranno alla piattaforma tutte le informazioni necessarie alla gestione e alla programmazione degli interventi. “Grazie alla struttura di raccolta e analisi dati che verrà integrata nel sistema – fa sapere Bonet - sarà possibile definire in modo innovativo la necessità e in particolare la priorità degli interventi di potenziamento ed estensione di cui le reti fognarie saranno oggetto nei prossimi anni. Questo strumento, dunque, si rivelerà prezioso anche per una corretta ed oculata allocazione degli investimenti”.Beneficeranno del progetto anche gli impianti di depurazione, posizionati a valle delle reti di fognatura, manufatti complessi e spesso delicati. “Le caratteristiche del refluo in arrivo all’impianto possono incidere notevolmente sui processi e sul trattamento stesso – sottolinea in chiusura Bonet - Quindi, la possibilità di installare stazioni di rilevamento qualitativo del refluo potrà fornire indicazioni anche sulle componenti dello stesso che risulterebbero utili per “addestrare” gli impianti di depurazione alle acque di ritorno in arrivo”.