Il Papa: “Un brutto peccato vivere guardando sempre gli altri più felici di noi”
Nell’omelia della Messa mattutina, il Papa mette in guardia dal peccato d’accidia.
Redazione Online
27/03/2017

“Alzati, prendi la tua vita come sia, bella, brutta come sia, prendila e vai avanti”. Nell’omelia della Messa di oggi, 28 marzo 2017, Papa Francesco mette in guardia dal peccato dell’accidia, che fa vivere nella “tristezza”.

Il Santo Padre ha preso spunto dal Vangelo odierno, che parla del paralitico guarito da Gesù. Egli giaceva ai bordi di una piscina a Gerusalemme, il Salvatore vedendolo gli disse: “Vuoi guarire?”.

Si tratta di una domanda che allieta, riflette il Pontefice. “È bello, Gesù sempre dice questo a noi: ‘Vuoi guarire? Vuoi essere felice? Vuoi migliorare la tua vita? Vuoi essere pieno dello Spirito Santo? Vuoi guarire?’”, afferma Francesco. E aggiunge che chiunque avrebbe risposto di sì, ma non questo paralitico, che era “un uomo strano”.

Un uomo, prosegue il Papa, dedito alla lamentela, come ha modo di ascoltare Gesù: “Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita mentre infatti sto per andarvi un altro scende prima di me”.

Questo paralitico – osserva Bergoglio – era come l’albero piantato lungo i corsi d’acqua, di cui parla il primo Salmo, “ma aveva le radici secche” e “quelle radici non arrivavano all’acqua, non poteva prendere la salute dall’acqua”.

Prendersela sempre con gli altri per le proprie sciagure – aggiunge il Pontefice – “è un brutto peccato, il peccato dell’accidia”. Secondo il Papa “quest’uomo era malato non tanto dalla paralisi ma dalla accidia, che è peggio di avere il cuore tiepido, peggio ancora”, perché è come “non avere voglia di fare qualcosa nella vita, aver perso la memoria della gioia”.

Dalle parole di quell’uomo trapelano “il risentimento, l’amarezza” del cuore, per questo Gesù gli dice: “Alzati, prendi la tua barella e cammina”. Ma quest’uomo nemmeno si ricorda di ringraziare Gesù, perché è abituato a vivere “sempre guardando gli altri che sono più felici di me”. “L’accidia – spiega il Papa – è un peccato che paralizza, ci fa paralitici. Non ci lascia camminare. Anche oggi il Signore guarda ognuno di noi, tutti abbiamo peccati, tutti siamo peccatori ma guardando questo peccato” ci dice: “Alzati”.

Dunque il Signore invita a prendere la nostra vita e a viverla come sia, bella o brutta, spiega il Pontefice: “‘Non avere paura, vai avanti con la tua barella’ – ‘Ma Signore, non è l’ultimo modello…’. Ma vai avanti! Con quella barella brutta, forse, ma vai avanti!”. Ecco allora l’invito finale del Papa a dire sì al Signore: “Sì, voglio guarire. Sì, Signore, aiutami che voglio alzarmi”, così “sapremo com’è la gioia della salvezza”.