Il giornale del 1° maggio. Edizione digitale
1° maggio: con i vouchers che lavoro è?
All’appuntamento con la festa del lavoro del 1º maggio 2016 – in un tempo in cui il peggio della crisi economica sembra passato, ma senza capire quando e come davvero si uscirà dal tunnel – un aspetto del mondo del lavoro che spicca e che ha richiamato attenzione in questo periodo è quello dei voucher. I “buoni lavoro” che hanno fatto registrare nel 2015 un’impennata di utilizzi davvero notevole. Dalla sua introduzione in Italia, nel 2008, si è assistito ad un incremento sorprendente, soprattutto negli ultimi due anni: dai 2 milioni 750 mila voucher del 2009 si è passati ai 69 milioni del 2014, diventati 115 milioni nel 2015, quindi con un aumento del 66% in un solo anno. E i lavoratori pagati con i voucher lo scorso anno sono stati un milione e 400 mila, con un cambiamento della tipologia delle persone coinvolte: l’età media che nel 2008 era di 59,8 anni è scesa progressivamente fino a 35,9 anni del 2015. I dati Inps indicano che sono molti i giovani pagati con voucher: il 31% ha meno di 25 anni, con un importo medio del compenso ricevuto di 554 euro. C’è poi la crescita, progressiva e rapida, della quota di donne pagate con voucher, passate dal 22% al 52%, e diventando quindi la maggioranza.
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