LAVORO: più risorse per la formazione dei lavoratori
Con il Fondo nuove competenze
Dalla qualificazione dei lavoratori per innalzare il livello del capitale umano e per far fronte, in relazione alle mutate esigenze organizzative e produttive, al fabbisogno di nuove e maggiori competenze (tecnologie digitali e Ict, lingue straniere). Alla riqualificazione professionale e sviluppo di soft skill per incrementare l’occupabilità. Assindustria Venetocentro e Cgil, Cisl, Uil di Padova e Treviso hanno sottoscritto nei giorni scorsi l’Accordo territoriale che consente, anche alle imprese prive di rappresentanze sindacali, di accedere alle risorse del Fondo Nuove Competenze.
Istituito dal Decreto Rilancio (Dl 34/2020) e rifinanziato dal Decreto Agosto, il Fondo Nuove Competenze permette alle imprese di rimodulare l’orario di lavoro, dedicandone una parte ad attività formative per sviluppare le competenze dei lavoratori. Gli oneri retributivi e contributivi delle ore destinate alla formazione dei lavoratori, fino ad un massimo di 250 ore ciascuno, sono a carico del Fondo. Mentre per i costi della formazione le imprese possono utilizzare le risorse accantonate presso i fondi interprofessionali, come Fondimpresa e Fondirigenti.
Al momento, le domande di accesso al Fondo sono aperte fino al 30 giugno, nei limiti delle risorse disponibili. Condizione per presentare la domanda al Fondo è la sottoscrizione di un accordo aziendale o territoriale per la rimodulazione dell’orario di lavoro proprio per avviare percorsi formativi, dove siano specificati i fabbisogni dell’azienda (nuove o maggiori competenze), i lavoratori coinvolti e il programma formativo. Nelle realtà prive di rappresentanze sindacali, si potrà fare riferimento all’intesa territoriale inviando la documentazione al Comitato provinciale appositamente costituito che verificherà la sussistenza dei presupposti per l’accesso al Fondo.
I servizi dell’Associazione sono a disposizione delle aziende associate per poter accedere in tempo utile a queste importanti agevolazioni che vanno a rafforzare le competenze del capitale umano nelle imprese del territorio. In una fase di accelerate trasformazioni e discontinuità indotte dalla pandemia e in vista dell’auspicabile ripresa, è sempre più strategico che imprese e lavoratori si dotino delle competenze necessarie per intercettare nuove occasioni di sviluppo e per la piena valorizzazione del capitale umano.
Oltre a un costante monitoraggio del Comitato sull’andamento dell’attività formativa, con la possibilità di reiterare l’accordo anche in futuro, seguirà a consuntivo un bilancio dell’adesione, così da poter mappare i bisogni di competenze del tessuto produttivo e dei lavoratori.
L’Accordo territoriale è stato sottoscritto da Alberto Zanatta, Presidente Vicario di Assindustria Venetocentro per le Relazioni Sindacali e dai vertici provinciali di Cgil, Cisl e Uil rappresentati dai Segretari Generali Aldo Marturano (Cgil Padova), Mauro Visentin (Cgil Treviso), Samuel Scavazzin (Cisl Padova Rovigo), Massimiliano Paglini (Cisl Belluno Treviso), Riccardo Dal Lago (Uil Padova) e Gianluca Fraioli (Uil Treviso).
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