LORETO: Mattarella ha acceso la lampada della pace
Accolto dal vescovo Fabio Dal Cin
Martedì 8 settembre, festività della Natività della Beata Vergine Maria, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato il santuario pontificio della Santa Casa di Loreto, partecipando alla celebrazione eucaristica e accendendo la lampada per la pace, rito che si rinnova dal 1998, per affidare l’Italia alla Beata Vergine Maria. “In quest’anno giubilare – si legge in un comunicato – l’affidamento alla Vergine Madre si espande anche a tutta l’umanità desiderosa di ripartire, dopo il tempo sofferto della pandemia da Covid 19, nel nome della fraternità universale”. Il presidente Mattarella è stato accolto sul sagrato della Basilica da mons. Fabio Dal Cin, arcivescovo delegato pontificio, da don Bernardino Giordano, vicario ella delegazione pontificia e dal rettore, padre Franco Carollo. “Grazie, Signor Presidente, per aver accolto l’invito di questa Delegazione Pontificia ad accendere la lampada che arderà nella Santa Casa”, il saluto dell’arcivescovo: “Sarà il segno dell’invocazione che ogni giorno, da questo luogo, sale a Dio per tutti i responsabili dei Popoli e delle Nazioni, per i politici e gli amministratori, per tutti i governanti, perché siano leali promotori e i primi servitori della pace vera, che ha come fondamento la giustizia sociale, la dignità e i diritti di ogni persona e la salvaguardia del creato”. La celebrazione, che ha avuto carattere di sobrietà e nel pieno rispetto della normativa anti Covid 19, è stata celebrata da mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati della Santa Sede, che nella sua omelia ha voluto rammentare la devozione dei tanti pellegrini alla Santa Casa: “Quante volte ciascuno di noi ha invocato la presenza materna di Maria, nella propria vita; la presenza di una madre che infallibilmente ci guida ad una unione sempre più profondo con il figlio Suo”. Al termine del rito della comunione, il delegato pontificio ha letto la preghiera per l’Italia, oggi per il mondo intero, e a seguire il presidente della Repubblica ha acceso la lampada, posta poi nel punto più sacro della Santa Casa, sopra l’altare e davanti all’immagine della Vergine lauretana. “Seguendo l’esempio di coloro che ci hanno preceduto – ha pregato mons. Dal Cin – animati dalla fede in Gesù, Principe della pace, che regge e custodisce le sorti dei popoli e delle nazioni, confidando nell’intercessione della Beata Vergine di Loreto, che nel corso dei secoli ha sempre manifestato i segni della sua materna protezione, accendiamo ora questa lampada, segno della preghiera che il popolo cristiano e ogni persona in quest’anno giubilare, eleva a Dio per i capi dei popoli e delle nazioni e per tutti coloro che sono chiamati a governare la comunità civile nella ricerca del bene comune, della libertà e della vera pace”. Il presidente della Repubblica, accompagnato da mons. Dal Cin e dal rettore della basilica, ha fatto poi ingresso in Santa Casa, per una preghiera personale e silenziosa, per poi portarsi nuovamente sul sagrato della basilica dove è stata recitata la preghiera dell’Angelus e la benedizione a tutto il mondo dell’Aeronautica militare e civile. MN
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